REDAZIONE MASSA CARRARA

Musica contro il cyberbullismo Esperti tra i ragazzi della Movida

Stasera concerto in piazza Ingolstadt. Psicologi, legali e sociologi sensibilizzeranno sul fenomeno. Il progetto di Casa Betania punta a "far cadere il giovane violento in una rete virtuosa per redimerlo". .

Musica contro il cyberbullismo Esperti tra i ragazzi della Movida

La musica come antidoto al bullismo e al cyberbullismo, due fenomeni in crescita tra la popolazione dei giovani. Stasera alle 21 piazza Ingolstadt a Marina di Carrara ospita ‘Bulli nella rete’, un momento di approfondimento rivolto ai giovani della movida. Un concerto interattivo studiato per catturare l’attenzione dei più giovani attraverso la musica di Joao Carrera, musicista locale molto apprezzato dai coetanei. Grazie all’intrattenimento musicale i ragazzi potranno approfondire le tematiche, e sapere come difendersi e a chi rivolgersi in caso di violenze subite, in questo caso a Casa Betania, che mette a disposizione esperti e sportelli di ascolto. Alla serata partecipano anche alcuni studenti, gli ‘educator’ formati da Casa Betania, che parleranno di buone prassi e informazioni utili per i loro coetanei.

Ad interagire con i giovani della movida ci saranno Martina Iardella (psicologa), l’avvocato Paolo Russo, Giacomo Severi (sociologo) e la responsabile del progetto Giulia Severi. ‘Bulli nella rete’ è un progetto ministeriale finanziato dal Consiglio dei Ministri. Al progetto hanno partecipato duemila studenti delle scuole di ogni ordine e grado tra Massa e Carrara, mentre sono seicento (medie e superiori) quelli che hanno risposto ad un questionario che servirà a costruire un percorso mirato. ‘Bulli nella rete’ prevede anche un mega evento, in programma per il 15 di dicembre a Carrarafiere, con musica e ospiti vip portatori di buone pratiche, che sarà presentato da Sonny Olumati, il ballerino e attivista dell’associazione ‘Italiani senza cittadinanza’ che da anni si batte per l’introduzione dello ius soli.

"La prospettiva del progetto è quella di mettere in campo più azioni congiunte per far cadere il bullo e il bullizzato in una rete virtuosa – spiega Giulia Severi di Casa Betania –. Grazie al progetto sono emersi e stati risolti molti casi di studenti bullizzati, ma anche di bulli, che dopo aver ascoltato i nostri esperti si sono resi conti di avere avuto atteggiamenti sbagliati. Il bullo e il bullizzato vengono accolti allo stesso modo, perché spesso chi bullizza è esso stesso una vittima. Il bullismo ormai è diventato una piaga e spesso i ragazzi non sanno a chi rivolgersi. Un fenomeno in continua crescita che sfocia in attacchi di panico, tosse nervosa, livelli altissimi di ansia, talvolta nel suicidio".

Alessandra Poggi