Piastorla (Massa Carrara), 24 maggio 2022 - C’è un fiocco rosa appeso al cancello di un casolare, lungo la ripida strada che da Fivizzano conduce fino a Bottignana e Piastorla. Siamo nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Alta Valle del Rosaro, dove nello sperduto borgo di Piastorla – solo tre i residenti – dopo 70 anni la cicogna è finalmente tornata portando una bimba, Morgana.
Michele Ambrosini e Caterina Giannino di Morgana sono i genitori e la loro scelta, il desiderio di abbandonare la città per trascorrere "una vita di qualità, invece di una vita di comodità", in un luogo distante dai servizi, a stretto contatto con la natura si sta concretizzando. "Si sta realizzando uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati - dicono Caterina e Michele - quello di riportare la vita in questi borghi dell’Appennino abbandonati da oltre mezzo secolo, dove l’arrivo della nostra bambina rappresenta il concreto simbolo di rinascita della montagna". Morgana crescerà fra queste vallate dove il mattino si scorgono cervi e caprioli a brucare l’erba nei prati fuori casa e la notte si ode l’ululato del lupo.
"Esattamente - dice Caterina - alla nostra bambina abbiamo dato il nome di una fata, sorella di Re Artù, donna forte e determinata, perchè desideriamo che fin da piccola prenda coscienza del Creato che ci circonda". Nel borgo, c’è una piccola Chiesa ancora consacrata, dove da decenni non è più avvenuto nessun battesimo. "Sarei onorata e disponibile a pulire, mettere in ordine questa Chiesa - precisa Caterina - e non mi dispiacerebbe se un sacerdote benedisse la piccola. Ma noi, per Morgana, faremo la “Cerimonia del benvenuto“, che prende origine dal culto celtico, durante la quale verrà pronunciato un breve intervento, si apre un cerchio sacro e si invocano gli elementi: l’aria, il fuoco, l’acqua e la terra.Il momento in cui, la bimba, con il suo nome verrà presentata alla comunità. Nel contempo,dopo il matrimonio civile in Comune, sarà l’occasione con Michele di celebrare le nostre nozze, secondo l’antico custume celtico. Per noi è stato un grande dono l’arrivo di Morgana - aggiunge - sarà indubbiamente una bambina fortunata a cui insegneremo il rispetto nei confronti degli esseri umani, degli animali e della natura; la inizieremo anche alla nostra grande passione, l’arte della falconeria. La sera che ho fatto ritorno dall’ospedale,appena arrivati a Piastorla, ad attenderci nel buio c’era la volpe che ha la tana qui sotto casa, con un cucciolo. La volpe è venuta a dare il benvenuto a Morgana".