Carrara, 10 aprile 2020 - “Nausicaa non ha diritto alla cassa integrazione: ha i bilanci in attivo”. A parlare è Fabrizio Volpi di Italia viva. “Dire che la cassa integrazione come attuata da Nausicaa non sia possibile è dimostrabile. La nostra partecipata risulta essere “in buona salute”, e nonostante questo ha utilizzato con scaltrezza i provvedimenti emanati dal governo, a fronte di un’emergenza sanitaria senza precedenti, scaricando i costi sui lavoratori e di rimando sulla collettività. Abbiamo appreso che un minimo cambio di rotta da parte del presidente Luca Cimino c'è stata: in seguito ad una trattativa sindacale è stato firmato martedì scorso un accordo nel quale Nausicaa si impegna entro una settimana a valutare la modalità smart working per alcune categorie di lavoratori. Inoltre pare che vengano anche promosse attività di formazione e di progettazione nell’eventualità di realizzazione del Progetto estate ragazzi, Coronavirus permettendo”.
Volpi prosegue: “Dopo Pasqua confidiamo che le nuove comunicazioni da parte del presidente siano a favore dei lavoratori e che la retribuzione al 100 per cento delle ore svolte siano riconosciute anche per tutti gli altri dipendenti. Italia Viva sollecitata il presidente Enrico Rossi, il ministero del Lavoro, l’Inps, ma anche gli organismi di controllo come la guardia di finanza ad effettuare controlli incrociati per verificare la veridicità dello stato di crisi di Nausicaa. Aziende con fatturati e bilanci positivi devono continuare le loro attività e concordare con i dipendenti l’utilizzo delle ferie o prevedere attività alternative, senza ricorrere ad aiuti dello Stato. Se non verrà riconosciuto l'errore di valutazione e non sarà presa la decisione di rinunciare ai benefici del Fis, Nausicaa – conclude – sarà colpevole di attuare una scelta ingiustificata e speculativa ai danni dei lavoratori e della collettività”.