Marina di Massa, 30 gennaio 2025 – Buone notizie da Marina di Massa, almeno per ora. Dopo i campionamenti effettuati da Arpat nelle vicinanze della Guang Rong incagliata nei pressi del pontile, l'agenzia ambientale ha fatto sapere che “allo stato attuale, non ci sono segnalazioni di rilasci significativi di sostanze inquinanti dalla nave nell’area interessata”.
Sicurezza e prevenzione: i passi successivi
E però la priorità, al momento, è lavorare al più presto all’estrazione del carburante che si trova all’interno dei serbatoi della nave. “Già nella giornata di oggi - fa presente il governatore Eugenio Giani, presente sul posto - sono state predisposte le panne per delimitare l’eventuale fuoriuscita e le condizioni di sicurezza; domattina (31 gennaio, ndr) saranno rafforzate con una seconda circonferenza di panne. Allo stato attuale tutto lascia pensare che non vi siano fuoriuscite perché le cisterne non sono state alterate nell’urto; dopo che sarà tolto il gasolio dalle cisterne la nave sarà più leggera e potenzialmente in grado di essere rimossa”.
Piani di ripristino del pontile
Poi si aprirà la partita legata alla rimozione del gigante. “Trasformeremo in positivo questo evento calamitoso impegnandoci fin da subito in una rapida costruzione del pontile, così identitario per la città di Massa. La Regione sarà vicino al Comune e alla Prefettura nello sviluppo dei lavori perché il ripristino dei luoghi è un’esigenza fondamentale per il futuro”, ha aggiunto Giani, accompagnato dall’assessora all’ambiente Monia Monni e dal prefetto nel luogo dove la nave cargo, battente bandiera cipriota, si è scontrata con la banchina del pontile di Marina di Massa a causa delle condizioni meteo marine avverse.
Monitoraggio ambientale e interventi
L'assessora Monni ha spiegato che "i soggetti incaricati dall'armatore stanno posizionando due tipi di panne, quella più vicina alla nave, capace di trattenere le quantità di carburante eventualmente rilasciate e una più esterna", che "invece ha una forte capacità di contenimento. Sono stati individuati quattro punti intorno alla nave – ha aggiunto Monni sottolineando come l’azione condotta segua un approccio teso a tenere insieme il legame fra la salute dell’ecosistema e quella umana – e ulteriori due punti più vicini alla riva, su cui sono stati effettuati i campionamenti chimici e biologici finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, al fine di monitorare l’evoluzione delle matrici ambientali durante le fasi di rimozione del relitto".
Arpat ha sottolineato che sull’area interessata sono stati fatti campionamenti finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, in particolare fitoplancton, sedimenti e granulometria, al fine di monitorare l’evoluzione delle matrici ambientali durante le fasi di rimozione del relitto, secondo l’approccio one health che riconosce il legame indissolubile tra la salute dell'ecosistema e la salute umana.