Massa, 30 gennaio 2025 – Una vera e propria lotta contro il tempo per evitare che una «potenziale bomba ecologica», come definita dal sindaco FrancescoPersiani, scoppi sul litorale massese. A bordo della nave cargo Guang Rong ci sono 104 tonnellate di gasolio e la priorità adesso è metterle in sicurezza in mare e provvedere al pompaggio del carburante dall’interno della nave. È quanto emerso da una riunione alla prefettura di Massa per fare il punto sulla nave andata a sbattere con la mareggiata contro il pontile di Marina di Massa.
![La nave incagliata vicino al pontile di Marina di Massa](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZmNhYjM3MGQtZmVlNi00/0/la-nave-incagliata-vicino-al-pontile-di-marina-di-massa.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
«Stando a prime valutazioni, pare non ci sia stata una fuoriuscita di gasolio consistente, tale da poter parlare di contaminazione ambientale – ha spiegato il sindaco Francesco Persiani - Per l’odore forte di nafta percepito nelle scorse ore sul posto i tecnici hanno spiegato che probabilmente si tratta di acqua di sentina uscita fuori. Qualche macchia scura gli elicotteri in volo sopra l’area l’hanno effettivamente vista, ma non da giustificare ilrischio ambientale».
Nel vertice è stato chiarito tra le priorità quella di evitare il danno ambientale. Al tavolo in Prefettura ha partecipato l’amministrazione di Massa insieme ai tecnici e alle forze dell’ordine. «Fino a questo momento non siamo potuti intervenire per le condizioni meteo - ha aggiunto il sindaco Persiani - perché anche questa mattina le onde erano alte 2 metri. Speriamo domani si riduca ulteriormente il mare grosso».
Il sindaco si spinge oltre e detta la linea che seguiranno gli inteventi nelle prossime ore, ovviamente tempo permettendo. «Sono già pronte panne assorbenti – prosegue – per assorbire eventuali uscite di gasolio. Intanto l’amministrazione comunale di Massa ha attivato il protocollo con il Ministero dell’Ambiente per l’utilizzo di eventuali panni galleggianti, utili per delimitare un’eventuale area di contaminazione, che al momento però non c’è».
Un presidio avanzato dei vigili del fuoco è stato installato da martedì notte, al fine di intervenire immediatamente una volta che i tecnici potranno dare il via alla macchina della salvaguardia dell’ambiente. Sul tavolo della Prefettura, attualmente, ci sono due ipotesi di intervento: la prima, come detto, riguarda il pompaggio del gasolio da terra, con l’ausilio di tubi che possano permettere al gasolio di arrivare a terra senza andare a contaminare l’ambiente circostante. L’altra ipotesi invece è svuotare la nafta presente nella nave tramite altre imbarcazioni. C’è poi la questione carico che dovrà essere stivato su altre imbarcazioni, così da non pregiudicare ulteriormente la spiaggia.
![La nave incagliata al pontile di Marina di Massa (Foto Nizza)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZDVlY2JkY2EtZmE2Yy00/2/la-nave-incagliata-al-pontile-di-marina-di-massa-foto-nizza.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Sulla questione interviene anche l’onorevole toscano della Lega, Andrea Barabotti: «Ora la priorità è la messa in sicurezza dell’area, un intervento fondamentale per il nostro litorale. Quell’imbarcazione rappresenta una grave minaccia ambientale, una vera e propria bomba ecologica che dobbiamo disinnescare al più presto. Allo stesso tempo, confidiamo che, una volta recuperata la scatola nera, le indagini possano far emergere le responsabilità. Quanto accaduto è inaccettabile, e chi ha sbagliato deve pagare. Dalla scorsa notte sono in costante contattocon il ministro Matteo Salvini e il viceministro Vannia Gava. Insieme al sindaco e alle altre autorità locali, stiamo monitorando attentamente l’evolversi della situazione».
La nave è stata sequestrata dalla Procura. L’ipotesi potrebbe essere quella di disastro ambientale e danneggiamento colposi.