Massa, 31 gennaio 2025 – Adesso la paura più grande è il peggioramento del maltempo. Si deve procedere “più rapidamente possibile” con la messa in sicurezza della nave incagliata a Marina di Massa, “perché le condizioni meteo lo consentono, mentre da domenica è previsto un peggioramento”. Lo ha detto l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni presente oggi sul luogo dell’incidente per un sopralluogo. Con lei il presidente Eugenio Giani di ritorno da Massa. “Trasformeremo in positivo questo evento calamitoso impegnandoci fin da subito in una rapida costruzione del pontile, così identitario per la città di Massa. La Regione sarà vicino al Comune e alla Prefettura nello sviluppo dei lavori perché il ripristino dei luoghi è un’esigenza fondamentale per il futuro”.
Misure di sicurezza e prevenzione
“Già nella giornata di oggi (ieri, ndr) - fa presente Giani - sono state predisposte le panne per delimitare l’eventuale fuoriuscita e le condizioni di sicurezza; domattina saranno rafforzate con una seconda circonferenza di panne. Allo stato attuale tutto lascia pensare che non vi siano fuoriuscite perché le cisterne non sono state alterate nell’urto; dopo che sarà tolto il gasolio dalle cisterne la nave sarà più leggera e potenzialmente in grado di essere rimossa”. Le parole di Giani arrivano dopo che Arpat ha effettuato i campionamenti nell’area. Per l’agenzia ambientale “allo stato attuale, non ci sono segnalazioni di rilasci significativi di sostanze inquinanti dalla nave nell’area interessata”.
Posizionamento di panne e analisi delle acque
L’assessora Monni ha spiegato che “i soggetti incaricati dall’armatore stanno posizionando due tipi di panne, quella più vicina alla nave, capace di trattenere le quantità di carburante eventualmente rilasciate e una più esterna”, che “invece ha una forte capacità di contenimento. Sono stati individuati quattro punti intorno alla nave – ha aggiunto Monni sottolineando come l’azione condotta segua un approccio teso a tenere insieme il legame fra la salute dell’ecosistema e quella umana -e ulteriori due punti più vicini alla riva, su cui sono stati effettuati i campionamenti chimici e biologici finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, al fine di monitorare l’evoluzione delle matrici ambientali durante le fasi di rimozione del relitto”.
Approccio "One Health" e monitoraggio ambientale
Arpat ha sottolineato che sull’area interessata sono stati fatti campionamenti finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, in particolare fitoplancton, sedimenti e granulometria, al fine di monitorare l’evoluzione delle matrici ambientali durante le fasi di rimozione del relitto, secondo l’approccio one health che riconosce il legame indissolubile tra la salute dell’ecosistema e la salute umana. E alla domanda se la Regione stanzierà denaro per risolvere la questione, il governatore ha risposto: “Ci saranno disponibilità da parte della Regione per essere vicino alle istituzioni locali per un ripristino delle cose, consapevoli che non hanno responsabilità le istituzioni”.
E sul fronte finanziamenti anche il consigliere regionale Giacomo Bugliani è intervenuto: “Di fronte a una situazione come questa, dal Governo è necessaria una grande attenzione e soprattutto un’azione tempestiva affinché il cargo possa essere rimosso quanto prima”.