Massa, 11 febbraio 2025 – Sono iniziate al pontile di Marina di Massa le operazioni di svuotamento del carburante della nave cargo Guang Rong incagliatasi la sera del 28 gennaio. Negli ultimi giorni l'area intorno al pontile e la nave sono state oggetto di interventi di sicurezza, con operazioni propedeutiche allo svuotamento, che è partito. Viene usata una pompa per trasferire il gasolio dai serbatoi della nave attraverso tubi stesi lungo il pontile. A terra una autobotte riceverà il carburante, circa 102 tonnellate. Le operazioni sono programmate fino alle 17 circa, sfruttando la luce del giorno fin quando possibile. Al termine saranno fatte le prime analisi sul gasolio aspirato.
![Nave incagliata pontile tubo per il trasferimento](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YTMyNDgzZWMtMzJjMi00/0/nave-incagliata-pontile-tubo-per-il-trasferimento.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
"Ritengo che si stia prospettando un lavoro molto serio, è stata delimitata e messa in sicurezza, si sta ponendo la condotta per togliere, senza danni ambientali, il gasolio dalle cisterne", aveva detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani. "Speriamo il tempo ci assista in modo da iniziare il prima possibile e più rapidamente questa operazione in modo che non ci siano danni ambientali. Poi inizieranno le operazioni di recupero" ha concluso Giani.
"In vista della prossima stagione balneare, siamo molto preoccupati per i possibili scenari che possono aprirsi a discapito delle strutture ricettive costiere di Massa Carrara", dice in una nota, Andrea Genovesi, responsabile Faita Federcamping Massa. "L'erosione a cui è soggetto il litorale tirrenico è un fenomeno ormai noto da decenni, in particolare nella zona di Marina di Massa, dove dagli anni Settanta ad oggi l'avanzamento del mare ha portato ad una perdita di oltre 100 metri di arenile. La situazione nel corso del tempo si è aggravata non solo per cause naturali, ma anche per mano dell'uomo: è indubbio che nascita del porto di Marina di Carrara abbia contribuito ad accelerare la naturale erosione costiera, ma il suo ampliamento rischia oggi di peggiorare le condizioni attuali fino ad arrivare ad una condizione irreversibile''.