ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Nella ’pancia’ della Guan Rong. Partito il recupero del gasolio: "Puntiamo a finire nel weekend"

Sopralluogo del sindaco Francesco Persiani per seguire le operazioni della ditta Neri. Il comitato ’Ugo Pisa’ si rivolge alle istituzioni chiedendo "maggiore trasparenza".

Le operazioni. per iniziare la fase due, ovvero lo svuotamento dei serbatori (Foto servizio Paola Nizza)

Le operazioni. per iniziare la fase due, ovvero lo svuotamento dei serbatori (Foto servizio Paola Nizza)

di Alfredo Marchetti

Il giorno tanto atteso è arrivato. Finalmente sono iniziati i lavori di svuotamento dei serbatoi che contengono le 103 tonnellate di gasolio, ferme a due passi dal pontile, all’interno della nave Guang Rong, incagliata dalla sera dal 28 gennaio, un vero e proprio rischio per l’ambiente. Un lungo tubo ha permesso ai tecnici di iniziare l’aspirazione del gasolio presente sul cargo. Un via vai dal pontile ha caratterizzato il 14esimo giorno dei lavori d’emergenza sulla Guang Rong. Il maxi cantiere che è stato allestito nella piazza antistante lil pontile è stato ’assediato’ da cittadini curiosi di capire cosa stava succedendo sin dalle prime ore dell’alba. Ieri, nel primo pomeriggio, la ditta Neri di Livorno ha iniziato le operazioni di svuotamento, pratica che è stata attentamente vagliata dalla cabina di regia presediuta dal prefetto Guido Aprea sin dall’inizio del disastro. Nei giorni scorsi era stato posizionato un lungo cordone di panne assorbenti anche lungo tutto il pontile, così da circondarlo per sicurezza, nel caso in cui il gasolio fuoriuscisse dal sofisticato sistema di tubi.

Sul posto, ieri pomeriggio, il sindaco Francesco Persiani, il quale, dopo aver ascoltato i tecnici al lavoro dalla mattinata nonostante le condizioni meteo non fossero ottimali, ha informato la città degli ultimi sviluppi: "Sono iniziati – ha dichiarato il primo cittadino – nel primo pomeriggio i lavori di estrazione del gasolio dalla nave Guang Rong, naufragata al largo di Marina di Massa. Dopo che in mattinata l’Arpat ha completato i campionamenti tecnici previsti, gli esperti della ditta Neri hanno cominciato a rimuovere in sicurezza il carburante presente a bordo riempendo una prima cisterna. L’obiettivo è di chiudere le procedure di estrazione entro il weekend".

"L’intera operazione – ha precisato – è frutto della stretta collaborazione tra il Prefetto, le autorità locali, la Capitaneria di Porto e gli enti preposti, con il supporto di tecnici specializzati. Seguirò con la massima attenzione ogni fase dell’intervento tenendo aggiornata la cittadinanza sugli sviluppi". A operazione già cominciata, la cabina di regia adesso sarà chiamata a risolvere il secondo step, ovvero come potrà essere eliminato il carico di detriti di marmo presenti sulla nave da quella tragica notte di fine gennaio. Come anticipato dal prefetto Aprea, sarà coinvolto anche l’armatore, al fine di trovare una soluzione celere che possa permettere alla macchina dell’emergenza di proseguire spediti verso l’eliminazione del carico.

Chi invece lamenta la mancanza di comunicazione è il comitato Ugo Pisa, che a distanza di 14 giorni dal disastro, chiede un incontro pubblico per conoscere gli approfondimenti sulla gestione dell’emergenza: appare evidente – spiegano – che il rischio ambientale che stiamo correndo non sia da sottovalutare, come d’altra parte ha riferito lo stesso prefetto Aprea nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa il 29 gennaio. Posto ciò, il silenzio da parte di chi ci rappresenta, siano partiti di maggioranza o partiti di opposizione, ci lascia veramente sbalordite e sbalorditi".

"Sono passati ormai 14 giorni – spiegano – da quell’incidente e non c’è stato un incontro pubblico, una commissione consiliare o una conferenza stampa nella quale qualcuno si assumesse l’onore e l’onere di rispondere a semplici domande o perplessità delle persone. Riteniamo sia diritto della cittadinanza tutta di ricevere risposte e rassicurazioni, abbiamo il diritto di avere dubbi, forse anche strampalati, ma la storia del nostro territorio ci insegna ad essere prudenti e forse anche, a ben ragione, sospettose e sospettosi. Non siamo semplicemente “ambientalisti” – concludono nel loro intervento indirizzato alle istituzioni –, che cercano visibilità disturbando il Manovratore, siamo comuni cittadine e cittadini che chiedono a chi è stato chiamato a rappresentarle di svolgere il proprio dovere di mandato con trasparenza".