
Niccolo Ricci insieme alla collaboratrice scolastica Consuelo Guidi
Carrara, 6 aprile 2025 – Il 15 maggio Niccolò Ricci sarà al Quirinale per ricevere dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’attestato d’onore di Alfiere della Repubblica. Niccolò è lo studente dello Zaccagna Galilei che lo scorso anno aveva salvato la vita alla collaboratrice scolastica Consuelo Guidi. Niccolò quest’anno frequenta la terza A geometri, e a scuola lo conoscono tutti per questa sua eroica impresa che per lui ormai sembra una cosa normale. Era una mattina come tante, Niccolò stava attraversando della scuola il corridoio per andare in bagno, ma durante il tragitto ha visto la bidella in difficoltà, non riusciva a respirare ed era diventare cianotica. E così Niccolò senza pensarci troppo si era diretto verso di lei salvandole la vita con la manovra di Heimlich.
A distanza di un più di anno questo giovane studente è stato inserito nell’elenco dei ventinove, tra ragazzi e ragazze da tutta Italia, che saranno nominati Alfiere della Repubblica. “Per avere, senza esitazione, praticato una difficile manovra di disostruzione delle vie respiratorie, salvando la vita a una collaboratrice scolastica che rischiava di soffocare – recita testualmente la motivazione –. Niccolò si trovava, come ogni mattina, a scuola. Uscito dalla classe per recarsi in bagno, si è accorto che una collaboratrice scolastica stava rischiando di soffocare mentre mangiava una merendina. Niccolò, senza perdere la calma e con grande lucidità, è intervenuto prontamente e ha praticato sulla donna la manovra di Heimlich, appresa da sua madre infermiera. Nonostante fosse per lui la prima volta, Niccolò è riuscito a evitare conseguenze drammatiche”.
Niccolò ha agito lucidità e prontezza, ma è solo grazie all’insegnamento materno se è riuscito a salvare la vita della collaboratrice scolastica. La madre è un’infermiera e oltre ad aver parlato a Niccolò di questa manovra salvavita le aveva anche insegnato a praticarla. Un insegnamento provvidenziale che evitato il peggio alla bidella Consuelo Guidi.
“È anche grazie a mia madre se sono riuscito a salvare una vita”, ha commentato ieri questo giovane eroe al nostro giornale. Un ragazzo semplice e timido che nonostante il suo grande gesto non si aspettava di ricevere un’onorificenza di questo livello. Una notizia che l’ha colto di sorpresa e che il ragazzo ha salutato con gratitudine. “Non mi aspettavo una cosa simile, stupito e felice – racconta Niccolò –. Da quando è successo tutti si sono congratulati con me, ma davvero non pensavo di essere premiato da Mattarella”.
“Non so ancora cosa farò da grande – conclude Niccolò –, frequento i geometri e mi piace molto il disegno”. “Stavo mangiando una merendina molto dura, con alcune noccioline all’interno – aveva raccontato Consuelo Guidi subito dopo essere stata salvata da Niccolò –. Mi è andato qualcosa di traverso, mi è rimasto in gola: non riuscivo a parlare, per chiedere aiuto, stavo soffocando. Niccolò ha avvertito le mie difficoltà, ha capito che stavo davvero male e mi è venuto subito incontro. La sua manovra mi ha strappato alla morte”.
Alessandra Poggi