REDAZIONE MASSA CARRARA

Nidi di tartaruga. Il Wwf cerca volontari per monitorare

L'estate si avvicina e il monitoraggio dei nidi di tartaruga marina sul litorale di Massa Carrara diventa cruciale. Il Wwf cerca volontari per individuare le tracce di nidificazione e proteggere questa specie minacciata. La collaborazione tra amministrazione e associazioni ambientaliste è fondamentale per garantire la conservazione di questi preziosi animali marini.

L’estate si avvicina e bisogna tornare a monitorare le spiagge per individuare i nidi di tartaruga marina che ormai stanno scegliendo con sempre maggiore frequenza le coste del litorale apuoversiliese. Un effetto del riscaldamento delle acque, del cambiamento climatico che va sorvegliato e tenuto sotto controllo. Per questo il Wwf invita a partecipare come volontari alle iniziative che saranno organizzate a partire dai prossimi giorni: "Dal 1 giugno inizia di nuovo il monitoraggio per la ricerca di tracce di tartaruga marina. Cerchiamo volontari, non solo per Marina di Massa e Montignoso, ma anche per Marina di Carrara. Le attività di campo consistono nella ricerca delle tracce di emersione o nidificazione delle femmine di Caretta Caretta, realizzata attraverso controlli pedestri su precisi tratti costieri, da svolgere di mattina presto. Contattateci a [email protected]".

L’anno scorso erano stati tre i nidi accertati a Massa (in particolre a Ronchi e a Poveromo), che avevano visto nascere decine di piccole tartarughe. Una bella novità rispetto alla quale la stessa amministrazione ha deciso di collaborare con Legambiente e diventare così ‘Amico delle tartarughe marine’ grazie alla firma del protocollo d’intesa finalizzato all’adesione al progetto ’Life Turtlenest, Comuni amici delle tartarughe marine’, finanziato dalla Commissione Europea grazie al programma ’Life’. Monitorare è importante perché i periodi di nidificazione e schiusa coincidono praticamente con la stagione balneare se non addirittura con i periodi dedicati al ripascimento della costa, con mezzi meccanici in movimento sul litorale: occorre quindi garantire a questa specie protetta adeguate misure di conservazione.