REDAZIONE MASSA CARRARA

Nizza, Lucio Boggi: «Ho parlato con gli amici velisti, sono sconvolti, è una mattanza»

Il commercialista si è subito attaccato al telefono per sincerarsi della condizioni di salute dei compagni di tante regate in tutto il mondo

Il dottor Lucio Boggi segue con apprensione le vicende di Nizza

Carrara, 16 luglio 2016 - Terrore in Francia, parlano gli amici velisti del commercialista Lucio Boggi. «Adesso cosa ne sarà della Francia? Il rancore è entrato nel cuore dei miei connazionali». A parlare è Jean Francoise Pessigua, caro amico del commercialista carrarino Lucio Boggi. Il professionista, nonché consigliere comunale quota Pd, è da ieri notte al telefono per raggiungere gli amici oltralpe, che assieme a lui hanno condiviso tante regate intorno al mondo. Non c’era da parlare di vela o di fantastici viaggi intorno al globo tra le onde, ma fare un’ansiosa conta per vedere che tutti stessero bene. «Ho parlato con i miei amici appena successa la tragedia, sono sconvolti, è stata una vera e pripria mattanza, non riescono a dare un senso a quello che è successo, un vero incubo per i francesi, che non riescono a uscire da questa spirale di attentati che porta solanto dolore. Molti di loro stanno bene, ma sono ovviamente sconvolti». Uno di questi amici di Boggi è il francese Pessigua. Nelle sue parole tutto il racconto di un giorgo di ordinaria follia: «La costa adesso è deserta e blindata. Il lungomare è caratterizzato da un silenzio irreale. La Gendarmerie non fa passare nessuno. Siamo davvero colpiti da questo attentato, l’ennesimo. Se prima, in occasione dei primi due attentati c’era la rabbia, ma anche la voglia di fraternità e comprensione verso tutti, anche gli stranieri, adesso inizia a farsi spazio nel cuore dei francesi il rancore e questo è pericoloso». Il procuratore Francois Molins, ha riferito di 202 persone ferite, 52 in condizioni gravissime e 25 in rianimazione. Anche tra i feriti tanti bambini, diversi di loro lottano tra la vita e la morte. Due sono deceduti questa mattina dopo un intervento chirurgico. Molti italiani risultano ancora irrintracciabili, quindi ancora “dispersi”. E il bilancio dei morti è destinato a salire «Questo – prosegue Pessigua – sarà un brutto colpo per la nostra Nizza. Adesso dobbiamo capire come influirà sulla voglia dei turisti di tornare in città. L’attentato è stato un colpo al cuore della Francia, avvenuto proprio nel giorno della sua festa più importante, il 14 luglio. Sarà difficile rialzarsi, ma dobbiamo farlo». Una tragedia che si ripercuoterà inevitabilmente anche sul tessuto economico della città francese.
Alfredo Marchetti