"No al ’Porta a porta’". San Carlo e Pariana contro il servizio: "Rifiuti nei boschi"

I cittadini: "Prima portavano i sacchi ora li lanciano tra le piante". E rincarano la dose: "In molti costretti a tenere l’immondizia in casa".

"No al ’Porta a porta’". San Carlo e Pariana contro il servizio: "Rifiuti nei boschi"

I cittadini: "Prima portavano i sacchi ora li lanciano tra le piante". E rincarano la dose: "In molti costretti a tenere l’immondizia in casa".

In collina ed in montagna la raccolta porta a porta non è solo un cambio di abitudini, ma una vera e propria fonte di disagi: questo è quanto affermano i "Cittadini di San Carlo e Pariana", un gruppo nato per opporsi a un sistema che, a loro avviso, non si adatta alle esigenze del territorio. Pur sostenendo la raccolta differenziata, i cittadini sono contrari alla modalità porta a porta, che considerano poco pratica e dannosa per l’ambiente montano.

"Un aspetto molto criticato della nuova modalità di raccolta è la rimozione dei cassonetti stradali per i rifiuti indifferenziati – spiegano i residenti –. Prima del porta a porta, molti cittadini non residenti venivano in zona per depositare i propri rifiuti. Ora, senza un punto di raccolta, chi non può o non vuole riportare indietro i sacchetti spesso li abbandona ai margini delle strade o, ancor peggio, li getta nel bosco, causando un incremento dell’inquinamento ambientale".

I "Cittadini di San Carlo e Pariana" evidenziano inoltre difficoltà pratiche legate alla gestione domestica dei rifiuti: "Non tutti hanno terrazzi o giardini, e molti sono costretti a tenere la spazzatura in casa. Inoltre, una volta pieni, i mastelli sono pesanti e non tutti riescono a movimentarli". Nei mesi scorsi, il gruppo aveva incontrato il sindaco, auspicando l’installazione di isole ecologiche come soluzione alternativa, ma senza successo. "Il porta a porta richiede un dispiego di mezzi e personale sproporzionato rispetto alla popolazione residente," concludono i cittadini, "e questi costi si riflettono inevitabilmente sulle tasse".

"La situazione sta compromettendo le nostre colline e il nostro ambiente. Difendere il territorio è una priorità", concludono, rinnovando la richiesta di un intervento tempestivo.