
Un momento della manifestazione di ieri in piazza Aranci (foto Paola Nizza)
Hanno raccolto l’invito a "non restare in silenzio e nell’indifferenza di fronte al genocidio, a partecipare e a dare testimonianza del proprio sostegno al popolo palestinese" i manifestanti che ieri pomeriggio hanno dato vita a un presidio per la pace in piazza Aranci, culminato con un incontro in Prefettura. Una manifestazione per accendere i riflettori sulle "oltre 900 vittime nelle ultimi giorni nella Striscia di Gaza, durante i quali sono riprese le violenze impunite da parte di Israele sull’inerme popolo palestinese – il messaggio dei manifestanti – Violenze che colpiscono chi, fiducioso, aveva fatto ritorno a ciò che rimaneva della propria casa".
Il presidio in piazza Aranci era formato da cittadine e cittadini, associazioni e forze politiche che hanno chiesto con forza "un immediato cessate il fuoco permanente, l’immediato ripristino degli aiuti al popolo palestinese, il varo di sanzioni economiche contro Israele, la sospensione dell’accordo di partenariato Ue/Israele e blocco reale di tutte le commesse di armamenti oltre la riconoscimento da parte dell’Italia e della Ue dello Stato di Palestina".
Iniziativa sposata da Pd, Movimento 5 Stelle, Rifondazione comunista, Azione Cattolica, Alleanza Versi Sinistra, Cgil, Anpi Massa Carrara Legambiente, Arci, Gaza Palestina FuoriFuoco e molte altre realtà del territorio. In tutto una ventina le sigle aderenti.