REDAZIONE MASSA CARRARA

"Noi, sposi al castello tra l’erba alta Che odissea per dire quel ’sì’..."

Lo sfogo di una coppia: "Due settimane prima della cerimonia ci dissero che era inagibile". Manuela e Alessio hanno scelto il maniero affacciato su Massa: "Era il sogno di quando ero bambina"

"Sognavo di sposarmi al Castello Malaspina fin da quando ero piccola e lo scorso 28 maggio ho coronato questo desiderio. Ma che odissea...". Manuela Nicodemi, massese innamorata del maestoso maniero affacciato sulla città, racconta l’iter che ha dovuto seguire con il suo fresco sposo - Alessio Gabrielli - per pronunciare, in una cerimonia civile di circa 20 minuti, il fatidico sì. Nicodemi ha affidato il suo sfogo anche ai social, precisando che comunque "non è mia abitudine fare polemiche, però...". "Ho prenotato ad agosto 2021 questa data e in quell’occasione gli uffici mi avevano indicato quel giorno come disponibile. Nei mesi a seguire, peraltro, mi hanno contattato più volte chiedendo conferma, quindi abbiamo proseguito con i preparativi. Alla fine la data non è cambiata, ma un paio di settimane prima dell’evento mi sono sentita chiamare dal Comune dicendo che il castello era “inagibile“. Dopo aver mosso mare e monti in una complicata trafila, nel giro di un paio di giorni è arrivato di nuovo l’ok. Così sono andata a palazzo civico per pagare gli 800 euro della tariffa quando alla cerimonia mancavano ormai pochi giorni".

Il Comune di Massa mette a disposizione, a pagamento, luoghi scenografici e cari alla popolazione – Castello Malaspina in primis – per ospitare le celebrazioni di lieti eventi come, appunto, i matrimoni sulla base di un bem preciso regolamento comunale e di un tarifario ad hoc. "Viene concesso di usufruire di questi luoghi storici e di bellezza, è giusto sfruttarli. Non contesto tanto la cifra, visto che per me il matrimonio al Malaspina era il sogno di sempre. Però, ecco – prosegue Nicodemi – all’ingresso c’era l’erba alta, un vero bosco, e mi hanno dato da usare una ventina di sedie da ufficio, alla faccia dell’organizzazione per ospitare matrimoni. Praticamente abbiamo pagato... l’ingresso. L’intero evento si è svolto all’esterno. Ci hanno aperto il cancello solo la mattina stessa, quindi ho potuto ’addobbare’ il pozzo con fiori ma non certo intervenire per migliorare il colpo d’occhio o l’allestimento. Col nostro fotografo abbiamo fatto qualche scatto per immortalare la giornata, in tutti i casi indimenticabile. Poi siamo partiti per il viaggio di nozze".

Irene Carlotta Cicora