
La redazione con le maglie delle squadre e gli organizzatori del Palio,. Mastrini e Mazzi
La nostra classe ha avuto l’occasione di incontrare due degli organizzatori del Palio delle Valli, Nicola Mastrini e Fabio Mazzi, che, insieme a Fabio Furia, si sono impegnati per dare vita a questo evento straordinario. Il Palio delle Valli è nato in memoria di Sergio Mastrini, padre di Nicola ed organizzatore di molti eventi passati nella Valle del Lucido, e si è ispirato alla “Lunigiana Champions Cup”, le olimpiadi che fino al 2022 si sono svolte a Licciana durante il periodo estivo. L’inaugurazione del Palio è avvenuta lo scorso anno in occasione del “Wild Summer Festival”, festa che dal 2017 anima il paese di Equi Terme nei primi giorni di giugno. La corsa con i sacchi e il gioco della spugna hanno dato l’avvio ai molti giochi previsti nel Palio.
All’evento hanno partecipato otto squadre, ciascuna composta dagli abitanti dei paesi situati entro una valle. Ogni squadra è stata contraddistinta da un colore e spesso anche da un animale (gufo, aquila, orso, lupo, volpe, leone): maglia verde verde per Gragnola, amaranto per Monzone, grigio scuro per Monzone Alto e Vinca, grigio chiaro per Bardine, blu per Soliera, nero per l’Alta Aulella, rosso per Equi Coast to Coast e giallo per il Pioero. Il Palio delle Valli è nato con l’intento non solo di coinvolgere ed unire persone provenienti da vari paesi, ma anche quello di riscoprire giochi della tradizione che non si fanno più o proporre veri e propri sport; tra i tanti sono stati così organizzati il gioco della bacinella, ruota la “bala”, rubabandiera, il gioco delle freccette, gli scacchi, il biliardino, il calcetto, la pallavolo, il calcio tennis, la corsa campestre e la corsa a ostacoli, il tiro alla fune e i giochi con il cibo come “wurstel, crauti e birra” e “lo spaghetto più veloce”.
Il Palio, che è stato pensato come un evento itinerante, ha visto sfidarsi le squadre nel corso di tutta l’estate, dall’8 giugno fino alla sua conclusione il 18 agosto, animando i vari paesi per ben 29 serate. Non è stato facile prendere decisioni e organizzare l’intera manifestazione, che è arrivata a coinvolgere circa 350 persone, ma la collaborazione ha permesso la buona riuscita e i tanti che hanno giocato hanno anche proposto idee. Dialogo, aiuto reciproco e coesione: questi gli ingredienti fondamentali per la creazione di un evento che, a detta degli organizzatori, è della comunità. E alla nostra domanda: "Cosa vi è piaciuto di più?", Nicola ci ha risposto che non dimenticherà mai l’emozione che ha provato quando il capitano di una squadra lo ha invitato a guardare la folla e gli ha fatto notare che era riuscito nell’impresa più ardua: riportare nei piccoli e sempre più spopolati paesi della Lunigiana la vita e la gioia di stare insieme, in tanti.