CRISTINA LORENZI
Cronaca

"Non si è umani senza empatia" Laura Boella al lavoro su Con-Vivere ’Umanità’ il tema della kermesse

Il festival della Fondazione CrC che si terrà nel centro storico dal 7 al 10 settembre compie 18 anni "Non credo al sopravvento della tecnologia, piuttosto sarà necessario ripensare l’uomo".

"Non si è umani senza empatia" Laura Boella al lavoro su Con-Vivere ’Umanità’ il tema della kermesse

di Cristina Lorenzi

Sarà la filosofa Laura Boella a disegnare il prossimo Con-Vivere. Sarà la docente di Filosofia Morale all’università di Milano a declinare sotto le varie forme il tema ’Umanità’. La 18esima edizione del festival più atteso, confezionato come ogni anno dalla Fondazione CrC, si terrà nel centro storico dal 7 al 10 settembre e quest’anno avrà accanto alla direttrice Emanuela Mazzi, la consulenza scientifica di Laura Boella. Ieri mattina la nuova anima del festival è stata presentato alla stampa dal presidente della Fondazione Enrico Isoppi il quale ha ricordato l’importanza di un evento ormai diventato la festa della città e del territorio a cui tutti collaborano e partecipano. Il grazie della collettività e l’orgoglio per una kermesse sempre più importante è stato sottolineato dalla sindaca Serena Arrighi. Poi Bernarda Franchi, presidente della Fondazione marmo che partecipa attivamente all’evento, la quale ha sottolineato l’importanza di trasmettere nuove idee alle nuove generazioni e Sabrina Giannetti, rappresentante nella Fondazione della Camera di commercio, la quale ha evidenziato il binomio indissolubile fra turismo e cultura.

L’importanza del tema di quest’anno è stata poi annunciata dalla stessa Mazzi che ha spiegato "in un’epoca di trasformazioni come sia importante l’empatia e il sentire gli altri". Nel vivo del progetto è entrata poi la stessa Boella che ha esordito sottolineando la valenza personale di questo festival e del suo ritorno a Carrara. Imparentata con i Sarteschi, Boella è socia del nostro Cai e conosce le nostre Apuane. "Appena uscita dall’autostrada – ha raccontato – ho visto il cartello ’L’uomo pensa il robot esegue’ e questo mi ha riportato al mio concetto di umanità. A coloro che sostengono le teorie post umane sull’esistenza io voglio contrapporre la necessità di ripensare l’umano. Non condivido che con l’avvento delle tecnologie l’umano sia destinato a sparire. Piuttosto penso alla necessità di una ridefinizione dell’uomo. Questo festival sarà dunque un incontro di esperienze sul presente, sul passato ma anche uno sguardo al futuro. Si parlerà di umanità nel settore scientifico, filosofico, politico, artistico. Questo è il festival delle conoscenze e del confronto: nelle piazze sarà facile far scaturire un nuovo pensiero, un nuovo sguardo sul futuro".