Nuova sede per il Convitto nella residenza per disabili

Gli studenti dell’Alberghiero ospiti a Ronchi nella struttura della Fondazione Maic. La dirigente Bennati: "Un risultato importante, è adeguata alle nostre esigenze".

Nuova sede per il Convitto nella residenza per disabili

L’inaugurazione del Convitto a Ronchi. A destra: Marta Castagna, il vescovo Mario Vaccari, Silvia Bennati, Diego Pancaldo e Gianni Lorenzetti

Il Convitto dell’istituto alberghiero Minuto ha trovato casa. Si tratta della Residenza Villa Maria Assunta in Cielo di Ronchi, di proprietà della Fondazione Maic onlus di Pistoia. E’ la nuova sede del Convitto per tutto l’anno scolastico. La struttura ospiterà gli studenti della scuola fino a giugno e poi, d’estate, tornerà ad accogliere gli utenti della Maic per il consueto soggiorno estivo (ha anche in uso esclusivo il Bagno Fior di Prato). La Fondazione opera da anni a sostegno delle persone con disabilità più complessa e delle loro famiglie, lungo l’intero arco della vita, dai primi giorni di vita alla terza età. La residenza di Ronchi, uno spazio privo di barriere architettoniche, offre camere adeguate dotate di servizi, cucine, sala Tv, sala computer e multimediale, sala congressi e anche una cappella, oltre a un ampio spazio all’aperto. Insomma, una soluzione più che adeguata per il Convitto dell’Alberghiero.

All’inaugurazione ufficiale, oltre alla dirigente scolastica del Minuto, Silvia Bennati, e al presidente della Fondazione Maic, Diego Pancaldo, erano presenti anche il vescovo Mario Vaccari, il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti e la dirigente dell’Ufficio scolastico Marta Castagna. "Siamo felici – ha detto Bennati – di questa nuova sede per il Convitto. Abbiamo raggiunto un risultato importante, la struttura è realmente adeguata alle esigenze dei nostri numerosi studenti che provengono da tutta la Toscana".

"E noi –le ha fatto eco don Pancaldi – siamo lieti come Fondazione Maic di offrire, d’inverno, un servizio utile a tanti ragazzi che qui possono trovare un ambiente adatto per studiare, ricrearsi e vivere un’esperienza di comunione. Questa struttura è un po’ il fiore all’occhiello della Fondazione e questo si deve a chi mi ha preceduto, Luigi Bardelli (scomparso di recente, ndr) e don Renato Gargini. Si apre evidentemente a una realtà dove il mondo della disabilità ha un ruolo da protagonista".

Soddisfazione è stata espressa anche dalla dirigente dell’Ufficio scolastico: "E’ una certezzaper l’istituto – ha detto Castagna – una sistemazione veramente all’altezza del compito che deve svolgere, decorosa, che va senz’altro a migliorare anche l’offerta formativa di tutto il nostro territorio".

"Il Convitto è un pezzo fondamentale per l’Alberghiero – ha aggiunto Lorenzetti – e questa è una risposta a un territorio che non è solo quello di Massa Carrara ma di tutta la Toscana e delle regioni vicine".

"Mi auguro che questi ragazzi – è l’auspicio del vescovo – possano trovare in questa scuola il loro futuro. E spero che si impegnino perchè c’è bisogno di persone che collaborino con il bene comune".

Luca Cecconi