
Nuova vita al borgo di Codiponte "Il restauro dell’antica rocca rafforzerà il circuito turistico"
Dopo il recupero del ’ponte medievale’, il Comune di Casola, prosegue l’iter che porterà alla rigenerazione dell’antica frazione di Codiponte sulla base della valorizzazione del cospicuo patrimonio storico-culturale presente. "Il Comune di Casola Lunigiana, utilizzando appositi fondi che sono pure di consolidamento antisismico e per la sicurezza degli abitanti - dice Fabio Baroni, storico del territorio - ha attivato il cantiere che porterà alla rinascita della Rocca medievale di Codiponte".
Si inizia a consolidarne gli imponenti ruderi, le cui foto appaiono sulle copertine di molti libri di storia della Lunigiana. "Nel XI secolo, la locale Pieve dedicata a San Cipriano, era ancora al centro del villaggio - spiega Baroni - ma nel 1148, epoca dell’incastellamento, l’abitato s’era spostato in fondo al ponte per usufruire della protezione del castello (La Rocca). E proprio il castello, dava modo che sul ponte transitassero merci, animali da soma, e pure signori, popolani, vescovi. La costruzione della Rocca, è probabile si debba alla famiglia dei cavalieri di Toscana, gli Erberia, i Bianchi d’Erberia, discendenti di Rodolfo da Casola. Nei secoli successivi, la fortificazione fu dei Lucchesi, dei Malaspina divenendo in Lunigiana nel 1419 la prima Podesteria di Firenze. L’Archivio di Casola conserva i primi atti del Podestà di Codiponte del 1433. Nella Rocca inoltre, si teneva il Tribunale e il Governo di un territorio assai vasto che da Spicciano giungeva a Vinca. Il ponte garantiva ricchezza, documentata del resto dal trittico quattrocentesco presente nella Pieve. Con il mutare delle epoche, la Rocca, il ponte e il paese hanno perduto l’originaria funzione - racconta Baroni - fino ai danni causati dagli ultimi terremoti che hanno distrutto molto della struttura medievale".
"Con il restauro del ponte, la borgata è tornata a essere teatro di visite e interesse. Il paese, ad esempio, grazie alla riselciatura a pietra fino alla piazza, è piacevole da visitare. Con la possibilità di accedere alla Rocca sarà possibile dar vita a un circuito di visite - sottolinea Baroni - Dalla Pieve al Ponte, alla piazza, alla Rocca da cui si spazia sul Convento di Santa Maria, del ‘400 e di nuovo al Ponte. Opere per le quali, il Comune ha già ottenuto il finanziamento per installare pannelli e Qr Code illustrativi del percorso".
Roberto Oligeri