REDAZIONE MASSA CARRARA

Nuovo centro antiviolenza: "Da gennaio 136 accessi"

Inaugurata la sede di via Pascoli per fare formazione a chi aiuterà le donne ’Duna’ è gestita dall’associazione Arpa: ha accolto 600 vittime in 10 anni.

Nuovo centro antiviolenza: "Da gennaio 136 accessi"

L’inaugurazione ieri pomeriggio del Centro antiviolenza a Massa

Parlare di violenza di genere solotanto nella settimana a essa dedicata è facile. Accogliere le donne durante tutto l’anno, seguirle nel loro percorso, ascoltare le loro storie, è tutta un’altra cosa. Fino ad ora le operatrici potevano farlo in segretezza, com’è giusto che sia, ma da oggi c’è la possibilità di dare una mano alle donne in un’altra struttura (ovviamente non utilizzata per l’accoglienza), che servirà prettamente fare formazione a chi si avvicina alle vittime di violenza. Inaugurata la nuova sede del Centro antiviolenza ’Duna’ gestito dall’associazione Arpa nei locali di via Pellegrini 2C a Massa, gestito da Ilaria Tarabella, che gestisce una ventina di persone, con due avvocati e tre psicologhe. "Abbiamo scelto una nuova sede più grande – spiega la responsabile della comunicazione di Duna, Francesca Rivieri – che ci permetta di incrementare i servizi di ascolto e accoglienza con azioni multidisciplinari, formative e incontri con i nodi della rete antiviolenza territoriale". All’inaugurazione c’erano gli assessori Monica Bertoneri e Francesco Mangiaracina, nonché i rappresentanti delle forze dell’ordine, del centro per l’impiego, Noa, Asl e consultorio.

"Dopo 11 anni di attività – ha proseguito – il numero delle donne accolte e dei servizi a loro rivolti si è ampliato tanto che, dal gennaio 2024 ad oggi, abbiamo sostenuto 136 donne al centro antiviolenza a cui si somma il lavoro nella casa rifugio e in quella di semi autonomia, tutte strutture che gestiamo in convenzione con il Comune di Massa".

Un numero che, da un lato deve farci tenere alta la guardia, dall’altro ci può aiutare a vedere il futuro sotto un’altra prospettiva, perché tutte queste richieste di aiuto significano che le donne finalmente decidono di uscire allo scoperto e di non giustificare più i maltrattamenti che subiscono. "La nostra rete va comunque – spiega –oltre il territorio comunale perché il nostro centro fa parte della rete regionale ’Tosca’ e di quella nazionale ’Dire’ dei centri antiviolenza".

"Questa sinergia – conclude – ci permette di avere uno scambio continuo di buone prassi, formazioni congiunte e azioni politiche in favore delle donne. Tutto questo è possibile perché negli anni abbiamo formato una equipe che risponde perfettamente ai requisiti richiesti per legge ai centri antiviolenza. Tali requisiti ci permettono inoltre di essere il centro di riferimento per il 1522, numero antiviolenza nazionale collegato al nostro numero di servizio h24 377 6994263".