Massa, 12 marzo 2015 - NON SEMPRE le favole che piacciono ai bambini sono quelle inventate di sana pianta. Spesso e volentieri quelle che affascinano di più, sono storie realmente accadute. Meglio ancora se il protagonista, un’oca con il «becco di rame», è proprio lì di fronte a loro, felice di farsi ammirare. Com’è accaduto nei giorni scorsi nell’auditorium della scuola media Don Milani di Marina di Massa. Ospite d’onore era l’oca «Tolosa», così come l’ha chiamata Alberto Briganti, medico veterinario e autore del libro «Becco di Rame», edito dall’omonima fondazione.
Un gruppo che con il Centro recupero della clinica Briganti di Figline Valdarno, che si occupa della cura e della riabilitazione degli animali selvatici in difficoltà, «vuole aiutare – come sottolineato dallo stesso autore – tutto il mondo sportivo dei giovani atleti appartenenti al mondo dei protesici disabili». Ad attendere Briganti e l’oca con il becco di rame, la dirigente scolastica Marilena Conti e i docenti, protagonisti insieme agli studenti di un progetto ispirato da una storia vera, nata da un incidente avvenuto in una fattoria. «Durante una terribile nottata – ha ricordato Briganti – l’oca venne aggredita da una volpe e per difendere il pollaio ci rimise una parte del becco». Da qui la geniale idea del veterinario. L’applicazione di una protesi di rame al becco. Entusiasti gli studenti della scuola elementare «Bresciani» dell’istituto comprensivo Don Milani, catturati sia dalla favola ma soprattutto dalla presenza dell’oca. Un successo che segue quello della presentazione del giugno scorso al museo diocesano di Massa, dove l’animale giunse addirittura in carriola, con la complicità della libreria Libri in Armonia. Introduzione dell’autore e lettura della favola sono stati curati dal circolo LaAV (Letture ad alta voce) apuano. «Quando le associazioni impegnate in ambito culturale dialogano con la scuola – ha commenta Patrizia Fiaschi, coordinatrice LaAV e docente della Don Milani – il risultato educativo è sempre garantito».