MARIA NUDI
Cronaca

Offende barista perché gay E lui chiama i carabinieri

Attimi di tensione a ’Le fate ignoranti’ di Marina, ripresi dalla videosorveglianza. Basteri: "Parole pesanti sulla mia identità sessuale. E insulti alla collaboratrice"

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di Maria Nudi

MARINA di MASSA

Il coraggio delle proprie scelte di identità sessuale e il coraggio di non tirarsi indietro davanti a offese e insulti nel proprio locale. E’ il racconto del titolare del bar ’Le fate ignoranti’ di Marina di Massa. Le offese e gli insulti sono stati rivolti anche a una collaboratrice del bar che in quel momento era assente. Protagonista, suo malgrado, Riccardo Basteri, titolare del bar, aperto quattro anni fa, un locale dove l’accoglienza e la professionalità sono le caratteristiche principali.

L’episodio per il quale Riccardo Basteri ha presentato denuncia ai carabinieri di Marina fornendo ai militari anche le immagini delle telecamere è avvenuto lunedì scorso intorno alle 12.30. "Quando questo cliente è entrato chiedendo una bibita con un tono di partenza aggressivo – racconta Basteri – gli ho chiesto gentilmente di fare lo scontrino perché c’erano stati episodi pregressi sgradevoli nelle modalità di pagamento".

"Alla mia richiesta di pagamento – prosegue il titolare del bar – questa persona ha iniziato a offendermi con parole pesanti, facendo riferimento alla mia identità sessuale, identità che per altro non mi crea alcun disagio. Ha definito il bar ’locale del disagio’ e ha offeso la mia collaboratrice con parole pesanti. A quel punto gli ho chiesto sempre con gentilezza di andare altrove. A questo punto la sua reazione è stata fisica, mi ha spinto colpendomi con il registratore di cassa alla pancia e lui stesso si è ferito con l’espositore delle caramelle. Tutto questo è accaduto sotto gli occhi di una cliente. Mi sono subito rivolto ai carabinieri e ho presentato formalmente denuncia, fornendo ai militari dell’Arma le immagini delle telecamere del locale".

Come ha vissuto le offese?

"Le sue parole nei miei confronti sono state pesanti e anche quelle rivolte alla mia collaboratrice. Ho fatto denuncia per tutelare lei e per tutelare anche i miei clienti. E a questo proposito devo ringraziare i carabinieri per la gentilezza e la professionalità con cui sono intervenuti. Anche oggi (ieri per il lettore, ndr) sono tornati. Non ho mai nascosto la mia identità sessuale e ho sempre vissuto la mia vita senza disagio. Mi auguro che venga approvato il prima possibile il disegno di legge Zan, che in questo caso fornirebbe una maggiore tutela e sanzioni più gravi".

Dopo questo episodio ha ricevuto testimonianze di solidarietà?

"I miei clienti, come al solito, hanno dimostrato affetto e attenzione. Mia sorella Laura si è preoccupata. Ho una famiglia meravigliosa". Ora spetterà ai carabinieri e alla magistratura valutare i fatti e agire di conseguenza.