Oggi il ricordo della strage di San Terenzo

Il Comune di Fivizzano commemora l'eccidio di San Terenzo Bardine con una cerimonia guidata da Valdo Spini. Lo spettacolo teatrale "Un autunno d'agosto" ricorda la tragedia, evidenziando la ricerca di giustizia per le vittime.

Oggi il ricordo della strage di San Terenzo

Il Comune di Fivizzano commemora l'eccidio di San Terenzo Bardine con una cerimonia guidata da Valdo Spini. Lo spettacolo teatrale "Un autunno d'agosto" ricorda la tragedia, evidenziando la ricerca di giustizia per le vittime.

Oggi, alle 9.45, verrà commemorato l’eccidio di San Terenzo Bardine, nel Comune di Fivizzano. L’oratore ufficiale sarà Valdo Spini, già ministro della Repubblica e deputato della Toscana costiera e attuale presidente della Fondazione Circolo Rosselli. Alla cerimonia parteciperà il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti. Il programma prevede alle 9.45 l’omaggio alla Lapide del ponte del Bardine con la deposizione di una corona, seguito dalla deposizione della corona al cimitero.

Dalle 10 ci sarà il corteo e alle 10.45 la messa in località Valla, dove avvenne la strage, celebrata da don Marino Navalesi. Alle 11.45 è in programma l’orazione ufficiale di Valdo Spini. L’eccidio di Bardine San Terenzo vide lo sterminio di 159 vittime di cui 54 donne e 26 bambini e bambine di tutte le età.

E ieri, dopo la prima nazionale di aprile al Murate Art Distric di Firenze, proprio nel luogo della strage a Valla è andato in scena lo spettacolo “Un autunno d’agosto“, tratto dall’omonimo libro di Agnese Pini, direttrice di Qn La Nazione. Lo spettacolo è una riduzione teatrale di Elena Miranda, regia di Luisa Cattaneo. Sul palco, Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda con musiche dal vivo eseguite da Madoka Funatzu e disegno luci di Carolina Agostini.

La rappresentazione alla Fattoria di Valla, a meno di un chilometro dall’abitato di San Terenzo Monti, ha fatto rivivere il dramma di quel massacro. A guerra finita il servizio investigativo britannico risalì ai principali responsabili dei massacri. Walter Reder, catturato in Austria,venne estradato in Italia a fine anni Quaranta per essere processato. Nell’ottobre del ’51 il Tribunale Militare di Bologna lo condannerà al carcere a vita. Fu uno dei pochi nazisti a pagare.