Arriva un altro parere dal Consorzio Zona industriale apuana sulle varianti del Comune di Massa e stavolta è positivo, rispetto a quanto accaduto con quella per il commercio all’ingrosso Sogegross nell’area ex Dalmine. La variante al Regolamento urbanistico oggetto dell’analisi da parte dell’assemblea del Consorzio Zia, di cui fa parte anche la Regione, riguarda l’area ex Resine ed è una proposta che tende a mantenere le funzioni industriali e artigianali della zona. Il parere, quindi, pur non vincolante, non poteva che essere positivo perché tende a superare lo stallo di una porzione di zona industriale di circa 4mila metri quadrati che altrimenti resterebbe improduttiva. Il nuovo Ambito ha lo scopo di permettere la costruzione di un fabbricato ad uso produttivo, destinato presumibilmente alla lavorazione di materiali lapidei, in linea con le attività attualmente in essere. Non è altro che parte del lotto 12 non ancora edificato e che, a causa dei frazionamenti intervenuti nel tempo, è inferiore ai 5mila metri quadrati che rappresenta invece la misura minima per poter costruire, secondo le norme attuative del Ru.
Il lotto è di proprietà di Bruno Lucchetti Marmi e Graniti Srl, di cui è presidente Erich Lucchetti: la società aveva presentato al Comune una variante al Regolamento urbanistico per poter sfruttare tutte le potenzialità edificatorie del lotto ancora libero e poter così ampliare il fronte operativo aziendale già attivo nella stessa area. La potenzialità edificatoria prevede una copertura massima fino al 50% della superficie inserendo nel Ru un nuovo ambito che ha lo scopo di permettere la costruzione di un fabbricato a uso produttivo, destinato alla lavorazione del marmo, in linea con le attività in essere. Superficie massima edificabile pari a 2000 metri quadrati, con altezza dell’edificio di 10,5 metri oltre a misure compensative nell’area.