CARRARA
Per colpa degli inquilini morosi il Comune dovrà pagare ad Erp 310mila euro di affitti non corrisposti. Ventimila euro l’anno per tornare a regime e chiudere il conto in rosso. Per sanare il buco degli affitti Comune ed Erp avevano già siglato un protocollo e il Comune ad oggi ha già pagato undici rate, vale a dire 220 mila euro. Ma per chiudere definitivamente il conto all’appello mancano ancora 90mila euro. Il protocollo è stato siglato per regolarizzare gli occupanti senza titolo, quelli che in gergo burocratico vengono indicati con la sigla Ost. Occupanti senza titolo che sono stati individuati dal servizio sociale professionale. Si tratta di famiglie indigenti, famiglie ed occupanti con assegnazione provvisoria scaduta o con presenza di morosità nel pagamento del canone di locazione. Soggetti che nel corso degli anni hanno creato un debito nei confronti di Erp, l’ente di edilizia residenziale pubblica che gestisce il patrimonio immobiliare del Comune di Carrara. Ma come mai gli se gli inquilini sono morosi e non pagano l’affitto il conto in rosso spetta al Comune? Semplice: il Comune in qualità di ente proprietario degli alloggi residenziali pubblici, ha l’obbligo giuridico di pagare i debiti per oneri condominiali nel caso in cui non provveda l’inquilino. Era già accaduto pochi mesi fa che il Comune abbia messo mano al portafoglio e sborsato quarantamila euro per sanare affitti non pagati ad Erp a vario titolo. Una decisione presa nel corso di una riunione datata 10 giugno alla presenza dei vertici dell’Erp, del dirigente comunale del settore opere pubbliche Massimo Giorgi, del geometra Rodolfo Pezzica e dei rappresentanti del settore sociale e abitativo e dell’avvocatura e di Erp. Il settore opere pubbliche e patrimonio era corso ai ripari e firmato d’urgenza una determina per saldare Erp con i soldi delle casse comunali, poi inseriti nelle spese extra bilancio. Una manovra necessaria per evitare di aumentare ulteriormente il debito. Per questi morosi (tutti rintracciati ed elencati in un’apposita tabella) c’è il rischio concreto dello sfratto ingiuntivo, ma per gli occupanti senza titolo il discorso non vale. E così il Comune è costretto a pagare gli affitti in sospeso. Si tratta di persone o di famiglie che palazzo civico ha l’obbligo di regolarizzare, e che non può liquidare con uno sfratto. Per questo l’impegno di liquidare a Erp le rate degli affitti dovuti. Una situazione che necessità di un cambio di marcia, o quantomeno di una revisione per evitare che vengano spesi soldi pubblici per pagare affitti che a vario titolo non vengono pagati direttamente dagli inquilini delle case popolari, come per esempio nel caso di assegnazioni scadute o inquilini che non pagano l’affitto deliberatamente.
Alessandra Poggi