’Oltremare’ di Cristina Lorenzi. Dibattito su vita ed emozioni con Liguori, Pilato e Gandini

La presentazione a Palazzo Dosi nell’ambito degli eventi del Bancarella

’Oltremare’ di Cristina Lorenzi. Dibattito su vita ed emozioni con Liguori, Pilato e Gandini

’Oltremare’ di Cristina Lorenzi. Dibattito su vita ed emozioni con Liguori, Pilato e Gandini

Ciò che conta è il viaggio e chi ti sta accanto, quando i silenzi diventano il limite delle parole e i confini del mondo perché l’inesprimibile aleggia spinto dal vento. La grande bellezza della barca a vela scivola sull’acqua e ad un tratto chi naviga sente il bisogno di una chiacchiera per definire le emozioni. Cambiano gli orizzonti e le persone, ma le storie in barca prendono vita e si possono leggere nel libro “Oltremare. Racconti di banchina“, scritto da Cristina Lorenzi, giornalista de La Nazione, per Carte amaranto editore. La presentazione a Pontremoli, ieri mattina, a Palazzo Dosi, nell’ambito degli eventi del Premio Bancarella. A parlare delle emozioni in barca a vela il giornalista Paolo Liguori e i magistrati Fabio Pilato e Fabrizio Gandini. Nel prestigioso salone barocco una folta platea di pubblico tra cui il sindaco Jacopo Ferri. I due relatori hanno parlato di un libro per chi ama il mare, ma anche per chi non lo conosce. Per chi vorrebbe staccarsi dalla banchina e provare l’mozione del vento, ma non ha il coraggio di farlo. E’ una tentazione verso la libertà.

Il libro racconta cinque storie di mare di persone incontrate in traversate verso la Corsica o nell’arcipelago toscano, uomini e donne che al mare hanno posto domande per trovare rotte non ancora immaginate. "Gli incontri in banchina di gente di mare sono quanto di più raro e speciale si può trovare - dice l’autrice - Si impara a conoscere lo strano animale della banchina: sa tutto, non aspetta altro che darti consigli, ovunque tu sia andata lui c’è già stato".

Diversi i personaggi che si muovono nei racconti, ma la protagonista assoluta in fondo è la barca, ’Ginostra’, un Grand Soleil 34 con l’oblò di poppa, una specie di divinità che ha rapporti profondi con Nettuno, depositaria delle memorie di crociera verso Corsica, Capraia e Elba. C’è un rapporto speciale tra la skipper e autrice del libro e la barca che è legata al progetto “Una vela per la rinascita“ con cui assieme a Silvia Landi porta per mare donne malate di cancro o vittime di violenza.

N.B.