Omaggio al paleontologo. Igino Cocchi

LICCIANA NARDI Oggi alle 16 al centro d’aggregazione culturale “L’oasi della felicità“ in via Magra 2, frazione di Terrarossa, il convegno...

Omaggio al paleontologo. Igino Cocchi

Omaggio al paleontologo. Igino Cocchi

Oggi alle 16 al centro d’aggregazione culturale “L’oasi della felicità“ in via Magra 2, frazione di Terrarossa, il convegno “Igino Cocchi, figlio di Terrarossa - Dalla geologia alla cultura“. "Si presenta la figura del professor Igino Cocchi (nella foto il monumento che lo ricorda), illustre geologo e paleontologo nato a Terrarossa di Licciana nel 1827 e deceduto nel 1913 a Livorno. Le sue ricerche geologiche e paleontologiche unite all’impegno nelle ricerche scientifiche sono un punto di riferimento nello sviluppo delle scienze naturali italiane. E’ passato alla storia il suo famoso viaggio di studio del 1902, quando il professore si recò in Finlandia – racconta Paola Fregosi, moderatrice del convegno – Di quel lontano Paese divenne estimatore al punto che si dedicò all’apprendimento della lingua e letteratura locali giungendo, nel 1909, a tradurre e pubblicare in italiano il “Kalevala“, il più importante poema epico nazionale della Finlandia". Lo studioso era professore di geologia, mineralogia e paleontologia al Regio istituto di studi superiori e di perfezionamento di Firenze, la futura Università del tempo. "E’ stato il primo presidente del Club Alpino Italiano della città del giglio e uno dei personaggi principali nella stesura della carta geologica d’Italia – dice il vicesindaco Omar Tognini – per la cui realizzazione, fra il 1861 e 1863, si impegnò in prima persona. Invitiamo i cittadini a partecipare al convegno di Terrarossa, per scoprire uno dei figli più illustri di Licciana che ha dato molto alla ricerca e allo sviluppo del territorio nazionale in generale. Sarà presente una sua discendente, Maria Giovanna Prato-Cocchi, e interverranno: Maria Luisa Simoncelli, docente e giornalista, Marco Angella giornalista e ricercatore, Antonio Pagani cultore di storia locale, con Paola Fregosi a moderare".

Roberto Oligeri