Mentre le cure intermedie potranno attendere, oncologia è pronta al trasferimento. Dal 18 dicembre i pazienti oncologici, sia per le visite che per qualsiasi tipo di terapia dovranno andare al secondo piano del Noa a Massa. La decisione è stata comuicata nel corso della riunione della “cabina di regia” istituita dagli enti interessati e dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, per continuare a fare il punto sugli interventi previsti nel piano di riorganizzazione dell’Asl e sull’impiego delle risorse disponibili sul territorio con i comuni di Carrara, Massa e Montignoso.
Al confronto partecipano dunque, con cadenza periodica, Regione, Asl, Comuni e organizzazioni sindacali per monitorare l’andamento dei lavori. La Asl ha confermato il cronoprogramma relativo ai lavori negli edifici sanitari presenti nella zona delle Apuane ed ha inoltre ribadito che anche durante il trasferimento di alcune specialistiche i servizi non subiranno alcuna interruzione. Questo vale anche per le cure intermedie che rimarranno al Monoblocco fino al termine dei lavori nella Rsa di Fossone, che, come antickipato dalla Nazione, avranno un ritardo di 161 giorni. Secondo le stime delle istituzioni dovrebbero concludersi entro il mese di marzo, vista la comunicazione della ditta produttrice dei monta lettighe che ha rassicurato sui tempi di consegna previsti per i primi mesi del 2024. L’ufficio tecnico della Asl ha anche confermato che il cantiere relativo all’intervento di completamento della Rsa di Fossone non è mai stato interrotto e va quindi avanti in maniera regolare. Tuttavia non sarà pronto per la fine di dicembre come annunciato a più riprese dall’Asl e dal Comune.
Nel corso della stessa riunione è stato fissato il periodo in cui si trasferirà l’oncologia, che avverrà nella seconda metà di dicembre. "Cgil, Cisl e Uil con i rispettivi segretari generali presenti al tavolo – si legge nel documento –, hanno ribadito l’importanza del mantenimento di tutti gli impegni presi dalla cabina di regia fino ad oggi che prevedono la permanenza delle cure intermedie all’interno del monoblocco fino al completamento dei lavori alla Rsa di Fossone. Questa per le organizzazioni sindacali è una condizione irrinunciabile, così come le stesse hanno ribadito la necessità dell’utilizzo dei locali dell’ex pronto soccorso così da garantire spazi più ampi e adeguati per la nuova organizzazione dei servizi sanitari". Per quanto riguarda il resto degli immobili la situazione rimane invariata.Questo percorso all’insegna della condivisione e della trasparenza proseguirà regolarmente.