di Alfredo Marchetti
Sarà una maxi condotta a permettere alla ditta Neri di Livorno di togliere il gasolio presente nella nave cargo incagliata contro il pontile di Marina di Massa. Lo anticipa il presidente della Regione Eugenio Giani, a margine di un evento a Firenze: "ritengo che si stia prospettando un lavoro molto serio, è stata delimitata e messa in sicurezza, si sta ponendo la condotta per togliere, senza danni ambientali, il gasolio dalle cisterne".
"Speriamo il tempo ci assista – ha proseguito il governatore – in modo da iniziare il prima possibile e più rapidamente questa operazione in modo che non ci siano danni ambientali. Poi - ha concluso - inizieranno le operazioni di recupero". Come anticipato, ieri mattina sono andate avanti le operazioni di bonifica del relitto incagliato al pontile di Marina di Massa ormai da una settimana. Il lavoro della macchina d’emergenza, composto da circa 300 persone tra guardia costiera, carabinieri, guardia di finanza, protezione civile, polizia, sta andando avanti senza intoppi. "Il nostro primo obiettivo – come lo ha ricordato anche ieri il comandante della Capitaneria di porto Tommaso pisino – era quello di mettere in sicurezza il perimetro. Adesso è quello di scongiugare una qualsiasi minaccia ambientale". Poco prima delle dichiarazioni del governatore il comandante stava "aspettando il piano per il recupero del carburante che sarà presentato dalla ditta incaricata dell’operazione. Poi si proseguirà con l’analisi da parte di tutti i soggetti interessati, ovvero vigili del fuoco, Arpat per la questione ambientale e ovviamente il Comune. Contiamo di approvare in tempi brevi il piano per cominciare immediatamente la bonifica. Quello che ci sta maggiormente a cuore è eliminare ogni sorta di minaccia ambientale, per poi operare con maggiore tranquillità".
Ancora da decidere cosa ne sarà del carico della Guang Rong: "Per il momento – prosegue il comandante – siamo concentrati sul gasolio, per noi resta la priorità, poi vedremo come spostarlo". Ieri mattina sono andate avanti le operazioni propedeutiche alla bonifica. Con la soluzione della maxi condotta che parte da un’autobotte a terra e che prosegue fino ad arrivare all’interno del cargo, la Capitaneria ha ritenuto opportuno mettere in sicurezza anche il pontile, così da non rischiare che un’eventuale fuoriuscita di gasolio possa andare a danneggiare la struttura o finire in acqua.
È in valutazione di estendere anche ai lati del pontile la cintura di panne assorbenti per fronteggiare un’eventuale fuoriuscita di carburante, in modo che non ci sia nessun inquinamento. Le panne assorbenti sono presenti intorno al cargo sin dai giorni successivi al disastro, proprio per evitare che le 102 tonnellate di gasolio stivate all’interno dei 4 serbatoi della nave fuoriescano. L’obiettivo della macchina dell’emergenza è che non vi sia nessuna perdita.