Un’amministrazione comunale e l’assessore Carlo Orlandi che dà "ampia prova di scarsa capacità e rispetto del principio di trasparenza che dovrebbe governare la pubblica amministrazione" secondo il consigliere di opposizione Matteo Martinelli. Nel mirino, dopo un’interrogazione posta giovedì sera in consiglio comunale, le operazioni immobiliari riguardanti anche la sede di Nausicaa in viale Zaccagna. "Lo scorso ottobre Arrighi ha annunciato in pompa magna la definizione di queste operazioni – spiega Martinelli – che nonostante i soliti stomachevoli toni trionfalistici, hanno destato subito molte perplessità. Più volte in questi mesi abbiamo chiesto in consiglio e sulla stampa chiarimenti sulle procedure per la vendita di un bene pubblico di alto valore immobiliare. Non avendo ricevuto risposta, abbiamo cercato sul sito di Nausicaa, da cui è emersa la presenza di una procedura ad evidenza pubblica aperta l’8 giugno e chiusa solo pochi giorni dopo".
"In primo luogo viene da domandarsi come mai – chiede il consigliere – si sia lasciata aperta la possibilità per gli aspiranti acquirenti di farsi avanti in un così breve lasso di tempo. Il 12 giugno, per coincidenza proprio nel bel mezzo della gara, viene pubblicato un comunicato stampa con cui Regione e Comune affermano di aver firmato con una azienda privata un protocollo d’intesa con cui il Comune si è impegnato a favorirne l’espansione attraverso varianti urbanistiche in una zona che sembrerebbe essere, per coincidenza, proprio quella dove aveva sede Nausicaa. Sempre per una coincidenza pare che la sede di Nausicaa sia stata poi effettivamente ceduta a questa stessa azienda privata, ma non è chiaro con quale procedura, dato che la gara di giugno è andata deserta". Poi a inizio novembre Martinelli ha fatto una formale richiesta di accesso agli atti che è rimasta finora senza risposta, "in totale disprezzo alle norme del Tuel che garantiscono ai consiglieri di avere informazioni sull’operato dell’amministrazione" sottolinea. E preannuncia una richiesta di intervento al Prefetto "per ristabilire la necessaria trasparenza".