REDAZIONE MASSA CARRARA

Carrefour aperto fino all'una di notte, trattative con i sindacati

Orari allungati dal 1° luglio al centro 'Mare Monti'. Gli scenari

Centro Carrefour

Massa Carrara, 21 maggio 2015 - Si allungano gli orari della grande distribuzione. Al centro commerciale ‘Mare Monti’, direzione Carrefour, negozi presenti nella galleria e sindacati starebbero per firmare l’intesa che prevede, per luglio e agosto, che i vari punti vendita resteranno aperti come minimo fino a mezzanotte. Forse addirittura fino all’una. Motore dell’iniziativa è, naturalmente, il Carrefour. Il colosso francese della grande distribuzione ha infatti deciso di rispondere alla crisi dei consumi (e quindi delle vendite) allungando gli orari di apertura. Questo soprattutto nelle zone turistiche dove nei prossimi mesi si attendono decine di migliaia di turisti. Che, almeno in teoria, sono disposti a spendere di più a a restare fuori dalle quattro mura fino a tardi. In Toscana gli ipermercati al centro di questa iniziativa sono quelli di Lucca e Massa. A Lucca qualcuno addirittura ipotizzava l’apertura del Carrefour locale 24 ore al giorno.

Una sorta di non stop estiva, per intenderci. A Massa, decisamente più pragmatici, la proposta è quella, a luglio ed agosto, di allungare l’orario di apertura fino all’una del mattino. Nei prossimi giorni, al centro commerciale ‘Mare Monti’ si terrà una sorta di «riunione di condominio» tra i rappresentanti del colosso della grande distribuzione e i titolari dei vari negozi presenti nella galleria. A quanto sembra ci sarebbe una disponibilità di massima di quasi tutti ad allungare l’orario già dal primo luglio, ma i negozi vorrebbero chiudere a mezzanotte, non all’una. Trattative non dissimili sono i corso tra la dirigenza Carrefour e il sindacato. Anche in questo caso non ci sarebbero veti pregiudiziali. Cgil, Cisl Uil ed Rsu vorrebbero però che l’eventuale adesione alla proposta servisse in primis a scongiurare possibili «tagli» a gennaio. Attualmente i dipendenti Carrefour sono in «solidarietà» e molti temono che se non ci sarà una ripresa delle vendite, nel 2016, quando la «solidarietà» scadrà, potrebbero esserci degli esuberi. E qualcuno potrebbe essere lasciato a casa.

E’ però chiaro a tutti che quello che sta per scattare è una sorta di esperimento. Se avrà successo, è le vendite «notturne» saranno considerevoli, sarà piuttosto difficile tornare indietro. E questo è un particolare che preoccupa molto i sindacati. Alla fine, comunque, sarà soprattutto una questione di costi e ricavi. Se al 31 agosto, facendo bene i conti, gli incassi delle vendite notturne saranno superiori alle spese sarà quasi impossibile tornare ai vecchi orari.

Andrea Luparia