REDAZIONE MASSA CARRARA

Ortopedia, l’Asl tira dritto: "Avanti con l’equipe unica. La finalità è il potenziamento"

Prosegue la rotazione dei professionisti tra il Noa e gli ospedali di Pontremoli e Fivizzano "Vogliamo rafforzare l’attività di sala operatoria e anche di quella ambulatoriale".

Prosegue la rotazione dei professionisti tra il Noa e gli ospedali di Pontremoli e Fivizzano "Vogliamo rafforzare l’attività di sala operatoria e anche di quella ambulatoriale".

Prosegue la rotazione dei professionisti tra il Noa e gli ospedali di Pontremoli e Fivizzano "Vogliamo rafforzare l’attività di sala operatoria e anche di quella ambulatoriale".

Va avanti il piano dell’Asl per la gestione degli interventi di Ortopedia, anche con chirurgia mininvasiva di qualità, grazie a un’equipe unica Apuana-Lunigiana. Dopo la recente segnalazione del deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese, sull’organizzazione dell’Ortopedia in Lunigiana, che aveva parlato di "disservizi", l’Asl Toscana nord ovest risponde facendo chiarezza. Il piano, annunciato già nello scorso mese di settembre, prosegue con l’obiettivo di far ruotare i professionisti sui presidi dell’ambito di Massa Carrara portando maggiore specializzazione e differenziazione della casistica. La finalità di questa organizzazione integrata, spiega l’Asl, è infatti quella di arrivare a un potenziamento dell’attività di sala operatoria e anche di quella ambulatoriale.

"Al Noa – afferma l’Asl – si esegue l’attività di elezione maggiore (protesica e chirurgia vertebrale), traumatologia maggiore (politraumi, fratture del bacino, fratture vertebrali), traumatologia dell’anziano (fratture del femore da fragilità), traumatologia di media entità. All’ospedale di Pontremoli invece si interviene sull’elezione maggiore (protesica), traumatologia dell’anziano (fratture del femore in pazienti non complessi) e la traumatologia di media entità. All’ospedale di Fivizzano, infine, l’Ortopedia è orientata sull’elezione media/minore in regime di day-surgery o week-surgery (patologia del piede e della mano) e sulla traumatologia minore (fratture delle estremità, polso-mano e caviglia-piede)". Per quanto riguarda gli interventi di artroscopia, è stata svolta un’attenta valutazione da parte della direzione aziendale e di dipartimento per procedere a un rinnovo (non si tratta di una semplice riparazione) della strumentazione.

Ma l’Asl risponde anche a un altro aspetto segnalato dal deputato Amorese. "Si precisa – sottolinea l’azienda sanitaria – che il paziente politraumatizzato viene gestito tramite percorsi dedicati nell’ambito delle reti cliniche tempo-dipendenti, in attuazione del decreto ministeriale numero 70 del 2015 e in linea con i protocolli regionali e aziendali, a garanzia di sicurezza e alta professionalità". In conclusione, l’Asl sta continuando a muoversi verso un potenziamento e una specializzazione dei territori, un percorso all’interno del quale "gli ospedali della Lunigiana, con le loro peculiarità, potranno fornire un contributo sempre più rilevante".