
La visita del presidente della Regione Eugenio Giani all’Ospedale del Cuore di Massa
Massa, 3 dicembre 2021 - Un futuro come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per la Fondazione Monasterio e le sue due sedi operative, ossia l’ospedale del cuore Pasquinucci di Massa e il San Cataldo al Cnr di Pisa. La Regione ha inoltrato la domanda al Ministero della Salute per ottenere il riconoscimento che è molto più di una mostrina da appuntarsi sul petto. Vuol dire accreditarsi in una rete di strutture sanitarie di eccellenza che in Italia conta solo 51 Istituti, 21 pubblici e ben 30 privati. Ciascuno in un ben preciso settore di cui rappresenta il meglio del meglio. Tanto per essere ancora più chiari: in Toscana non ne esistono di pubblici ma solo uno privato, la Fondazione Stella Maris di San Miniato per neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Se poi parliamo di cardiologia, profilo di eccellenza per la Fondazione Monasterio, l’unico Istituto riconosciuto e inserito nell’elenco ministeriale si trova a Milano, Centro Cardiologico Spa Fondazione Monzino. D’altronde non è facile entrare in questo elenco: bisogna fare ricerca di alto livello e derivarne applicazioni terapeutiche per il benessere del paziente. Ed è chiaro che la Monasterio ha tutte le carte in regole, come ha dimostrato in questi anni.
La stessa Regione ci ha investito molto con lavori di potenziamento nei prossimi anni e cifre che a oggi si aggirano sui 28 milioni solo a Massa per costruire un nuovo ‘Opa’. Nei mesi scorsi la Fondazione ha preparato tutti i documenti che la Regione ha raccolto e messo insieme per inoltrare al Ministero la proposta di riconoscimento della Monasterio quale nuovo Irccs non trasformato in fondazione per la disciplina di cardiologia pediatrica e adulta e attività correlate. La Monasterio d’altronde ha sviluppato negli anni specifiche competenze cliniche e di ricerca nell’ambito della disciplina della cardiologia pediatrica ed adulta e delle attività correlate, ponendosi quale centro di eccellenza, a livello nazionale ed internazionale, per la cura e la ricerca in merito alle patologie cardiovascolari e polmonari, comprese le patologie rare di interesse specifico, dall’età neonatale al grande anziano, quali ad esempio le cardiopatie congenite, le dislipidemie ereditarie, l’emocromatosi, l’ipertensione polmonare e l’amiloidosi cardiaca, che vengono svolte in sinergia continua fra gli ospedali San Cataldo e Pasquinucci di Massa.
Un futuro da Irccs per la Monasterio significa poter accedere a un finanziamento statale (che va ad aggiungersi a quello regionale) finalizzato allo svolgimento della attività di ricerca relativa alle materie riconosciute. Inoltre consentirà di accedere ad altri fondi nazionali ed europei: un obiettivo su cui ha scommesso il presidente Eugenio Giani pochi giorni fa in visita proprio ai laboratori clinici, di ricerca e ICT della Fondazione Monasterio sviluppati in sinergia con IFC Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, Consiglio nazionale delle Ricerche: "Un centro di eccellenza e alta specialità che onora la Regione Toscana, emanando una luce che richiama attenzione ovunque. Una realtà che merita le risorse economiche in arrivo dall’Europa". Un’eccellenza dove vorranno venire i migliori ricercatori e professionisti del settore, un polo di richiamo internazionale ancora più forte di oggi. La scommessa è lanciata.
Francesco Scolaro