Circa mille imprese con occupazione di 4mila addetti che esportano in tutto il mondo prodotti grezzi a lavorati per 562 milioni di euro di controvalore. Numeri importanti quelli presentati ieri durante la prima edizione dell’Osservatorio marmo con i principali dati economici del lapideo apuano e nato dall’accordo che coinvolge Comune, Camera di Commercio e Consorzio Zia. Questo organismo ha l’obiettivo di fornire una conoscenza approfondita e dettagliata del settore lapideo locale, nelle sue fasi di escavazione, lavorazione e commercializzazione.
Al focus sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio Valter Tamburini, la sindaca Serena Arrighi, l’amministratore unico del Consorzio Zona Industriale Apuana Norberto Petriccioli, più i rappresentanti di associazioni di categoria e sindacali. Il dato principale sottolineato più volte durante l’incontro, è la solidità delle imprese del lapideo del territorio. Si tratta infatti di imprese solide, propense ad investire con una redditività netta doppia rispetto agli altri settori della provincia.
"Il settore del marmo rappresenta una risorsa strategica per il territorio – ha spiegato Valter Tamburini - grazie alla sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, creando valore e sostenendo l’economia locale. L’osservatorio del marmo costituisce un passo decisivo per dotarci di strumenti di analisi approfonditi sull’intera filiera, dalla escavazione alla lavorazione e commercializzazione dei materiali lapidei. Come Camera di Commercio siamo impegnati nel supportare lo sviluppo di questo settore, convinti che la conoscenza e il monitoraggio continuo siano essenziali per affrontare le sfide future e consolidare la competitività del nostro sistema economico."
Durante l’incontro è poi intervenuta la sindaca Arrighi, che ha ringraziato gli uffici comunali e il dirigente marmo del Comune Giuseppe Bruschi per il grande lavoro svolto, ricordando inoltre i tanti temi su cui il Comune sta lavorando proprio sul lapideo. "Con la costituzione di questo osservatorio abbiamo compiuto un importante passo verso il futuro dell’intero settore – ha ricordato la sindaca – e ora ne compiamo un altro. La sigla delle convenzioni, i regolamenti sulla tracciabilità, l’articolo 21 o ancora quello sulle gare che ci apprestiamo ad approvare sono tasselli che, combinati tra loro, contribuiscono a fornire all’intero comparto regole chiare e certe. È per questo che la nostra amministrazione ha fortemente voluto la costituzione dell’osservatorio coinvolgendo la Camera di commercio e il consorzio Zona industriale. Abbiamo ora a disposizione dati ancora più precisi, aggiornati e scientificamente accurati sull’andamento dell’intero comparto apuano. Sarà nostro intento il prossimo anno rifinanziare l’intero progetto. I numeri positivi per le aziende sono una prima vittoria parziale della legge 35 e siamo fiduciosi che anche sull’occupazione ci saranno ricadute".
"Abbiamo voluto mettere a disposizione le competenze che il Consorzio Zia ha accumulato negli anni - ha aggiunto Norberto Petriccioli – e si è trattato della gestione di una prima fase sperimentale dell’Osservatorio, dedicata a un settore strategico per lo sviluppo imprenditoriale e occupazionale. Un settore storico del territorio sul quale è posta da anni una sostanziosa porzione del valore aggiunto generato a livello provinciale e che aveva bisogno di un approccio tecnico-scientifico. Un approccio finalizzato a misurare non solo l’andamento del mercato lapideo in termini generali, ma anche gli impatti che ha saputo generato sui singoli aspetti economici, di mercato e occupazionali".