Ottant’anni fa la strage di Forno. Targa per i giovani assassinati

Domani le celebrazioni in ricordo dei primi ragazzi uccisi e i racconti della testimone Ada Balloni

Ottant’anni fa la strage di Forno. Targa per i giovani assassinati

Ottant’anni fa la strage di Forno. Targa per i giovani assassinati

Si svolgerà domani, dopo il rinvio della scorsa settimana causa maltempo, l’evento “Memoria in cammino“ per ricordare i primi ragazzi uccisi a Forno, il 13 giugno 1944 in località Tre Casette. Le modalità sono le stesse: ritrovo alle 10 all’ex filanda. L’invito è a portare un fiore, anche raccolto strada facendo. "Ridatemi mio figlio! – le urla disperate della madre Angela riecheggiarono per tutta la vallata di Forno. Albano aveva vent’anni e quel 13 giugno 1944, festa di Sant’Antonio, dormiva ancora nel suo letto. Era festa, giorno di riposo. Angela, come tante donne, si stava organizzando per preparare il pranzo per la famiglia. Alle Tre Casette fiorivano i gigli di Sant’Antonio, bianchi e profumati, in segno di devozione verso il santo.

In paese si aspettava il suono delle campane, per celebrare la messa, per partecipare alla processione con le erbe e i fiori. Albano Fruzzetti e l’amico Pellegrino Fruzzetti, proprio il giorno prima, avevano trovato un fucile Sten dentro la Filanda, occupata dai partigiani scesi a Forno. Presero le armi e le portarono a casa, attaccandole a un chiodo. I militi della X Mas e le truppe dell’esercito tedesco, quella mattina del “tred’c“ scesero dai monti e accerchiarono quel pugno di case in pietra. Albano e Pellegrino furono i primi a essere uccisi, all’istante. Albano lo trascinarono nel viottolo sotto casa, mentre sua madre seguiva i soldati e li implorava "E’ un ragazzo! E’ mio figlio!". Le mitraglie sputarono fuoco e i due giovani vennero massacrati sotto gli occhi dei loro cari. In quel luogo, poco distante, furono uccisi anche Giulietto Federigi, 22 anni, e Giuseppe Ulivi, 21, entrambi di Carrara. Tanti giovani in quei giorni, presi dall’euforia per l’arrivo dei partigiani, raggiunsero Forno, trovandovi la morte nel massacro di 68 persone, e la deportazione per 51 ragazzi. “Memoria in cammino“ è un’iniziativa dell’associazione Eventi sul Frigido condivisa con Anpi di Massa, con il patrocinio del Comune di Massa, Comune di Carrara, Fivl e Associazione nazionale vittime civili di guerra.

Nell’80esimo della strage nazifascista del 13 giugno 1944, l’associazione promuove il ricordo dei primi giovani uccisi quella mattina durante il rastrellamento, grazie anche ai racconti della testimone, ancora in vita, Ada Bruna Balloni, all’epoca 16enne. Sabato sarà deposta una targa in località Tre Casette per ricordare quei giovani. Il ritrovo è previsto all’ex filanda di Forno per poi salire alle Tre Casette (meno di 10 minuti di cammino). Eventi sul Frigido ringrazia Anpi, Fivl, Anvcg e associazione Insieme per il sostegno e i due comuni per il patrocinio. L’evento è aperto chiunque.

Angela Maria Fruzzetti