
Due soli spogliatoi hanno rilevato tutte le carenze della struttura sportiva .
Lavori ultimati o quasi, si è in attesa del nulla osta per l’autorizzazione della Commissione Pubblico Spettacolo che però non è ancora stata convocata, spogliatoi nuovi, protezioni in gomma e ringhiera in vetro nuove, ma restano i vecchi problemi per il palazzetto dello sport di Avenza. A riaccendere i riflettori sulle criticità della struttura di via Giovan Pietro è il torneo di basket giovanile ’Coppa Carnevale’, articolata su 11 campi di sette città, tra Carrara e Pisa. Il palazzetto di Avenza sta ospitando venti partite che, oltre ai locali dell’Audax coinvolgono altre otto società provenienti da Toscana, Liguria, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, oltre ai francesi di Grenoble. Già in agguato alla vigilia (il palazzetto è formalmente inibito al pubblico) le figuracce arrivano puntuali già dalla prima giornata.
Due soli spogliatoi confermano di essere insufficienti per ospitare manifestazioni dove a ritmo continuo si alternano squadre diverse sul parquet (sempre più dissestato) e che costringono i giocatori di volta in volta ad attendere in tribuna il proprio turno per cambiarsi. E dire che sotto le tribune ci sono ampi spazi inutilizzati che potrebbero essere adibiti alla funzione. Nella indifferenza generale, a centro campo è completamente scomparsa la scritta ’Città di Carrara’ che, come nei palazzetti dello sport normali, accoglie gli ospiti e identifica il luogo ospitante.
Nei giorni del torneo la pioggia ha dato una mano perché il bel tempo ha evitato che si giocasse con il consueto secchio a bordo campo per sopperire alle infiltrazioni dal tetto. E per un palazzetto pensato male già mezzo secolo fa, il parcheggio esterno sarà sempre un problema. Così le squadre arrivate da tutte le parti di Italia con i pullman hanno dovuto andare al centro Tuscania, mentre chi è arrivato con i pulmini si è dovuto arrangiare nei paraggi. E poi c’è il discorso degli alloggiamenti: nove squadre con giocatori, allenatori, dirigenti, accompagnatori e alcuni genitori al seguito, fanno un bel numero di presenze nelle strutture ricettive, ma a Carrara resta ben poco e le squadre sono alloggiate in Versilia, come dire che qui il turismo sportivo non è cosa che ci riguarda. Forse non si è capito che potrebbe generare un importante indotto.
Maurizio Munda