
Un ultimatum alle palestre: sette giorni per adeguarsi ai protocolli di sicurezza o chiuderanno. Questa in sintesi una delle misure contenute nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. Una visione ‘generalizzata’ che non va però giù a chi le regole le sta rispettando sin dalla riapertura di maggio, come i titolari di Spazio Vitale a Massa, Antonella Taddei e Francesco Ciomei.
"Fanno un gran calderone dove si infila tutto dentro, chi ha sempre ignorato le regole e chi invece da maggio ha rispettato tutte le prescrizioni – sottolinea Antonella –. Noi abbiamo lavorato sin dalla riapertura con grandissima attenzione. Abbiamo la fortuna di avere spazi abbastanza grandi ma li abbiamo ampliati ancora di più spostando diverse attrezzature all’interno della sala spinning, trasformata in magazzino. Volete chiudere le palestre? Prima venite a fare i controlli perché noi le regole le rispettiamo tutte".
Un grido di rabbia, quindi, che vuole prevenire un provvedimento restrittivo da parte del governo che vada a colpire tutte le palestre senza fare alcuna distinzione. "Abbiamo persone che hanno deciso di andare via, cambiare palestra, perché noi facciamo rispettare le regole – prosegue Antonella –, per coscienza, per i nostri collaboratori, per i clienti e per la nostra azienda. Siamo noi le prime sentinelle della disciplina. Tutte le docce sono sanificate dopo ogni corso e le attrezzature ancora più spesso".
E basta fare un giro all’interno della palestra per rendersene conto. All’ingresso le strisce indicano percorsi di movimento in entrata e uscita e gli spazi per il corretto distanziamento. Tutti mascherina sul volto a coprire bocca e naso negli spazi comuni e mentre ci si sposta. E prima di entrare in sala dal tornello viene misurata la febbre, a ulteriore tutela della salute di tutti i fruitori. La mascherina viene tolta soltanto mentre si fanno gli esercizi, per esempio la corsa sul tapis roulant, ciascuno alla propria postazione attrezzata che è sempre ben distante dalle altre. Oppure per fare la doccia, negli spogliatoi molto ampi che garantiscono tutto il distanziamento necessario. La musica alla radio viene interrotta ogni mezz’ora circa da una voce registrata che ricorda tutte le misure di sicurezza da tenere all’interno della palestra così come le migliori regole di comportamento: mascherina, distanza e igienizzazione delle mani. E’ ancora aperta per le attività anche la piscina ma con solo 10 o 11 persone all’interno. Infine dalla riapertura a maggio stop ai tappetini forniti dai gestori: ognuno porta il suo da casa così da evitare ogni uso promiscuo che potrebbe diventare veicolo di contagio.
Francesco Scolaro