Un bando arrivato in ritardo, criteri contestati, una graduatoria non ancora resa nota, tante incertezze e campionati già iniziati. Non c’è pace per l’assegnazione degli spazi nelle poche strutture sportive della città e adesso scende in campo anche la Pallavolo San Marco che si riserva di passare anche alle vie di fatto. Lo hanno reso noto i vertici della società in una conferenza stampa: il vice presidente Gabriele Bottici, il direttore sportivo Cosimo Antonio Bergamo, il general manager Marco Tedeschi, il tecnico del settore giovanile Daniela Marchini.
"Siamo nati nel 2022 e dopo un primo anno con un centinaio di atleti, adesso ne abbiamo 150, ci cui un ottantina tra gli 8 e gli 11 anni, ma non ci sono gli spazi per poter fare attività con tutti – lamentano i vertici della società – il nostro obiettivo è ottimizzare gli spazi esistenti e magari aggiungerne anche altri. Fin dalla nostra nascita abbiamo cercato di collaborare con palazzo civico, abbiamo partecipato a commissioni, ci siamo rapportati con l’ufficio sport. Pensavamo di avere la giusta attenzione ma non abbiamo avuto gli esiti sperati, non ci sono soluzioni, la ripartizione delle ore non è equilibrata, occorre un impegno serio e attento da parte della Amministrazione".
Daniela Marchini ricorda i benefici dello sport: "veicola importanti valori tra i giovani, aiuta l’inclusione e la socializzazione anche tra le famiglie - ma manifesta la delusione – sapevamo che le richieste di spazi sarebbero state maggiori delle disponibilità, ma dal Comune ci aspettavamo un attenzione maggiore e invece c’è stata tanta superficialità. Adesso smetteremo di collaborare e pretenderemo di più". Bottici spiega le vicende delle palestre di Galilei e Leopardi, i due impianti a vocazione pallavolo: "ci siamo interessati per il ripristino al Galilei dove la palestra non veniva usata, da due anni sapevamo che sarebbero state abbattute quelle di Taliercio e Buonarroti, ma il Comune ha stanziato 1,7 milioni solo per il calcio, gli sport minori sono penalizzati e poi ci dicono che per il campo nel padiglione di CarraraFiere non ci sono soldi".
"Occorre modificare il bando e renderlo più moderno e più aderente alla realtà - ha aggiunto Bergamo – secondo i nostri conti, nella pallavolo dovremmo essere la prima società, ma abbiamo meno ore. Sarebbe corretto verificare il reale numero di tesserati di ciascuna società. Per mancanza di spazi abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni campionati con pagamento di penali, perché non è possibile conoscere gli spazi assegnati solo a metà ottobre". "A tutela delle famiglie e dei ragazzi ci riserviamo di agire" conclude Bottici. La stagione sportiva è appena iniziata, ma già volano gli stracci.
Maurizio Munda