REDAZIONE MASSA CARRARA

Panchina rossa a Forno. Da Irena a Giulia, omaggio alle vittime del femminicidio

E’ il 15° ’simbolo’ realizzato da Eventi sul Frigido, Insieme e Rete antiviolenza. L’impegno dei bambini della scuola ’Garosi’. Oggi conferenza a Villa Schiff.

Panchina rossa a Forno. Da Irena a Giulia, omaggio alle vittime del femminicidio

"Ci siamo impegnati molto per questa panchina", spiega una bambina di quinta della scuola primaria Garosi di Forno, mostrando una piccolissima panchina rossa realizzata con mollette di legno e cartoncino rosso, sopra un cuore. Sono arrivati in gruppo con le loro maestre, i bambini della scuola primaria e dell’infanzia tenendo tra le mani quel piccolo capolavoro, soddisfatti e consapevoli del loro significato. E’ stata inaugurata così, a Forno, la 15ª panchina del progetto delle associazioni Insieme, Eventi sul Frigido e Rete antiviolenza Massa, alla presenza di molte persone. Ha introdotto la collega Angela Maria Fruzzetti, promotrice dell’evento e del progetto ’Panchina rossa-No alla violenza’, portando il saluto di Daniele Tarantino per il suo impegno. Ha ricordato poi Irena Rossi, sua prozia, vittima di un femminicidio nel lontano 1923, un secolo fa. Erano presenti anche le sorelle Gregoria e Maria Fruzzetti, pronipoti di Irena che hanno ringraziato per l’evento: "Non bisogna dimenticare ma ricordare e dimostrare che sono passati cento anni e poco è cambiato, forse peggiorato".

L’assessore Roberto Acerbo ha portato il saluto del sindaco, evidenziando l’importanza di simili iniziative con il coinvolgimento delle scuole. Francesca Menconi, presidente del Cif Carrara, ha ricordato che la violenza sulle donne è un problema maschile per cui è necessario aiutare il maschio ed educarlo ad accettare i no. Perché è per quel "no" non accettato che si compiono femminicidi: Irena, cento anni fa, disobbedì al marito che le impediva di uscire per andare a messa, Giulia, oggi, impedita di laurearsi, di uscire con gli amici. Una panchina rossa, dunque, per ricordare le vittime e la loro battaglia per la libertà di tutte. A fianco della panchina, il drappo dell’artista Maria Giulia Cherubini con ricami di nomi di donne uccise. Presente anche Nino Mignani dell’associazione Occhioni e Magrini e Luciano Alberti, che ha realizzato la panchina. Un ringraziamento a Rinalda, del negozio di alimentari, per aver donato due piante che abbelliscono la nicchia dove è stata collocata la panchina.

Sempre in tema, appuntamento oggi, alle 17, a Villa Schiff di Montignoso, per l’incontro ’Irena cento anni di dolore’ con Sara Benedetti, presidentessa dell’associazione Sabine, Francesca Menconi, l’assessora Giorgia Podestà, la consigliera Eleonora Petracci, la dirigente Nadia Bellè e Angela Maria Fruzzetti. Al termine, il finissage della mostra artistica organizzata da Artemisia con prolusione di Maria Pina Cirillo. Un ringraziamento al Comune di Massa, da parte degli organizzatori, per il supporto prestato, e alle insegnanti e ai bambini di Forno.