Parcheggi e più bus. Mozione di Pd e Mac per valorizzare la valle del Renara

I consiglieri del centrosinistra chiedono un "cambio di rotta" "Niente più serrate. Occorrono servizi per i residenti e i tanti turisti".

Parcheggi e più bus. Mozione di Pd e Mac per valorizzare la valle del Renara

I consiglieri del centrosinistra chiedono un "cambio di rotta" "Niente più serrate. Occorrono servizi per i residenti e i tanti turisti".

Il gruppo del Partito Democratico e ’Massa è un’altra cosa’ ha sottoscritto ieri una mozione che sarà presentata in consiglio comunale sul tema della vallata del Frigido e del Renara: la richiesta è di nuovi servizi per i residenti e per il turismo di quei luoghi. I consiglieri comunali Stefano Alberti, Daniele Tarantino, Enzo Romolo Ricci, Giovanna Santi, Gabriele Carioli, Ivo Zaccagna e Dina Dell’Ertole hanno firmato il documento condividendo la necessità di invertire rotta e di valorizzare i nostri torrenti, che devono diventare una risorsa, un valore aggiunto per il turismo di Massa e non certo trasformarsi in un problema come sta accadendo. Siamo alla vigilia di Ferragosto, momento clou per gli accessi al fiume, alla ricerca di refrigerio per sfuggire alla gran calura di questo periodo. Tra poche settimane tutto sarà finito ma, secondo i consiglieri del centrosinistra, sicuramente non finirà nel dimenticatoio l’estate 2024 a Guadine e dintorni, tra mille restrizioni e divieti che "non hanno risolto il problema sicurezza, avendolo trasferito da via Alta Tambura e via Bassa Tambura".

"Da qualche anno – ha detto il consigliere Sefano Alberti – è notevolmente cresciuto il numero di cittadini massesi e turisti amanti del fiume e dell’escursionismo che, soprattutto nei fine settimana estivi, affollano via Alta Tambura per raggiungere le sponde del torrente Renara e del fiume Frigido e per accedere alla via Vandelli e ai sentieri più importanti delle Apuane (Tambura, Focolaccia, Foce Vettolina/Case Carpano, Cave Gruzze, Passo del Vestito/le Gobbie, vie di Lizze, Scalinata il Chiasso/monorotaia). Un fenomeno che aggrava i problemi di mobilità verso i paesi di Gronda, Casania, Guadine, Redicesi, Resceto e che, talvolta, crea ingorghi o blocchi stradali che renderebbero difficoltosa una eventuale azione dei mezzi di soccorso".

Ma questo, secondo i consiglieri, non giustifica la ’serrata’ a Ponte di Forno. "I problemi si possono risolvere, se si vuole lo sviluppo della montagna, e si investe. Come? Innanzitutto sarebbe necessario implementare il numero di corse di Autolinee Toscane sulla tratta L78 (percorso da via Europa fino a Resceto) prevedendo lungo il percorso nuove fermate in prossimità dell’accesso al fiume Renara – si legge nella mozione –. Poi, realizzare un parcheggio auto su quell’area incolta di circa 100 metri di lunghezza (x 8 metri di profondità) presente al nucleo Molino di Gronda. E questo con spese irrisorie in quanto si potrebbe operare con lavori su terreno incolto, rimozione di eventuali detriti e rifiuti, rovi e arbusti, taglio erba e una staccionata in legno".

Pd e Mac impegnano l’amministrazione comunale a dare concretezza al ’contratto di fiume’ (sottoscritto anche dal Comune di Massa il 28 maggio 2022) determinando progettualità a cui destinare adeguate risorse secondo un coerente programma pluriennale interventi. Insomma, a circa due mesi dall’entrata in vigore dell’ordinanza sulla Ztl con divieto di sosta in via Alta Tambura "proseguono nel merito le proteste, le polemiche dei residenti dei paesi di montagna sopra indicati, essendoci soste selvagge ovunque. Chiaro che il torrente Renara richiama sempre moltissimi frequentatori per la sua singolare bellezza, motivo in più per attivare interventi in grado di dare risposte certe e adeguate a tale fenomeno, cercando di realizzare interventi da tempo richiesti da chi vive quel territorio. Abbiamo un entroterra da valorizzare – concludono i consiglieri – da aprire ai visitatori per poter consentire una svolta in termini di crescita turistica ed economica del territorio, contrastando anche il fenomeno dello spopolamento dei borghi montani".

Angela Maria Fruzzetti