"Parco della Rinchiostra: così non va"

Dai camminamenti alla fontana della Lavandaia, Italia Nostra fa le pulci agli ultimi interventi del Comune

"Parco della Rinchiostra: così non va"

Dai camminamenti alla fontana della Lavandaia, Italia Nostra fa le pulci agli ultimi interventi del Comune

Un giardino diverso da quello progettato, forse persino monco in alcune parti in confronto a quelle che erano le previsioni iniziali, e su cui Italia Nostra chiede lumi all’amministrazione e al sindaco Francesco Persiani. Nel mirino il parco della Rinchiostra dove soci e simpatizzanti dell’associazione hanno fatto un sopralluogo nell’ultimo fine settimana. Un’analisi di dettaglio, spiega il presidente Bruno Giampaoli, con l’obiettivo di "non fare polemica gratuita ma contribuire a dare alla città un parco che resti un grande patrimonio".

"Prendiamo atto che il progetto andato in gara nel gennaio 2022 è stato modificato assai – scrive Giampaoli - evidentemente proprio per le successive prescrizioni della Soprintendenza. Le fontane recuperate sono due e non quattro (25.000 euro per ogni fontana) e anche i camminamenti risultano diversi. Il materiale, che non è marmettola, risulta non omogeneo, ciottoloso e destinato ad essere aggredito da buche, da erbe e dal manto di foglie caduche. Il cosiddetto percorso sensoriale con alloro, mirto, 4 piante di ulivo, menta, rosmarino, lavanda, non è stato realizzato. Lo sarà? Sono ben 50.000 euro previsti nella stima dei lavori. Non sono state poste in opera ringhiere in ferro a protezione dei vasconi e questo ci pare davvero rischioso per i piccoli utenti del parco (16.200 euro). Non vogliamo entrare nel merito ma dovrebbero essere giustificate le spese fatte in recupero di questi ed altri corposi risparmi". Ma non sono le sole criticità individuate da Italia Nostra che pure apprezza diversi aspetti del nuovo giardino in particolare "all’ingresso lato Carrara si presenta veramente bene ma che alcune migliorie vanno fatte al più presto. Rispondendo alle prescrizioni della Soprintendenza, si dovrà procedere al ripristino delle piante abbattute perché insicure o intersecanti le linee geometriche. Siamo certi che ciò sarà effettuato appena l’estate sarà finita, in quanto sarebbe sconsigliabile la piantumazione sotto la canicola. Quello della manutenzione e della gestione del parco è un grandissimo problema e ci chiediamo come possa essere affrontato se l’eventuale futuro gestore non potrà utilizzare come fonte reddituale l’edificio ex Cral su cui non è stato eseguito alcun lavoro. Ci chiediamo anche se è stato attuato un sistema di telecamere per la sorveglianza come previsto dal progetto".

Infine l’associazione si auspica che altri interventi vengano fatti in fretta a partire dall’installazione dei giochi per i bambini per poi "demolire il fatiscente e pericolante edificio che circonda una maestosa canfora e soprattutto che si trovino i finanziamenti per il recupero della villa. Una parola anche per la statua della Lavandaia ripulita ma con il naso rotto e soggetta a ulteriori vandalismi: Guadagnucci la pensò come una fontana e quindi dovrà essere ripristinato il flusso d’acqua dai seni. E’ davvero così difficile? Fatto un passo avanti molto importante, ma ne servono altri per dare alla città un bene fruibile".