CRISTINA LORENZI
Cronaca

Un parco eolico tra le onde del mare. "Piano 100 pale" sulla costa apuana

Progetto avveniristico a Marina di Carrara. Saranno ancorate al largo. Obiettivo: energia pulita e bollette giù

A Marina di Carrara si pensa di realizzare un parco eolico a 15 miglia dalla costa

Carrara, 23 febbraio 2022 - Sorgerà davanti alla spiaggia di Marina di Carrara un’isola flottante. Cento pale eoliche ancorate a corpi morti finiranno a 15 miglia dalla costa apuana per rifornire di energia elettrica l’intero territorio. Una piattaforma off shore in mezzo al mare che potrà risolvere il caro energia grazie alla forza del vento. Con le bollette meno salate, anche nuova ricchezza per un territorio depresso che dall’importante progetto proposto da una società esterna potrà ricavare centinaia di posti di lavoro. Sì, perché la sostenibilità dell’iniziativa passa anche dal fatto che per evitare un aumento del trasporto su gomma, tutti i manufatti metallici delle cento pale e l’intera realizzazione del disegno faranno conto esclusivo sulle forze locali. Sono in corso in questi giorni contatti fra la società che già sta installando centrali eoliche off shore in Scozia, Sardegna e Puglia, e le aziende apuane che dovranno partecipare alla realizzazione dell’impresa che abbatterà i costi delle spese energetiche dando una seria mano all’ambiente, all’economia circolare, alla sostenibilità.

Un impianto che prevede una produzione di energia tale da soddisfare in gran parte il fabbisogno delle utenze domestiche e della zona industriale, adesso più che mai massacrata dalle nuove tariffe del costo del gas e che dal nuovo impianto potrà ottenere importanti sgravi. Vantaggi anche per il Comune di Carrara che dalla società che gestirà l’impianto avrà un nuovo gettito che si andrà ad aggiungere alla attuale tassazione sul marmo. Così accanto al progetto a chilometro zero, si aggiunge il balzo in avanti anche per l’occupazione il cui l’incremento andrà di pari passo con un’economia sostenibile e in linea con le direttive del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Il progetto dovrà essere sostenuto da un patto Governo-Regione e dovrà ricevere tutti i nulla osta ambientali per il rispetto della fauna e della zona marina in cui la piattaforma dovrà essere collocata.