NATALINO BENACCI
Cronaca

‘Parco scuola guida sicura’ diventa... verde. Alberi e siepi contro rumori e inquinamento

L’investimento di Italgas sulla struttura di Pontremoli utilizzata per le esercitazioni e l’educazione stradale gestita dal Country Sport Club

L’investimento di Italgas sulla struttura di Pontremoli utilizzata per le esercitazioni e l’educazione stradale gestita dal Country Sport Club

L’investimento di Italgas sulla struttura di Pontremoli utilizzata per le esercitazioni e l’educazione stradale gestita dal Country Sport Club

Inaugurato ieri da Comune di Pontremoli e Italgas il nuovo ’verde’ nell’area ‘Parco Scuola Guida Sicura’, restituito alla città lo scorso anno dopo un lungo lavoro di recupero e sistemazione degli spazi confinanti con lo Stadio Lunezia. Al taglio del nastro c’erano il sindaco Jacopo Ferri e la vice Clara Cavellini con Stefano Bini responsabile commerciale Italgas Reti e Marcello Del Bianco, responsabile della relazioni istituzionali Area Nord, assieme al personale del Country Sport Club che gestisce la struttura. L’iniziativa, che ha permesso la piantumazione di alberi e siepi, si è concretizzata nell’ambito di ‘Click To Be Green’, che traduce in benefici per l’ambiente l’impiego dei servizi digitali. " Non posso che ringraziare Italgas che ha reso più completo il progetto del ‘Parco Scuola Guida Sicura’ reinaugurato nel 2024 – ha commentato il primo cittadino Jacopo Ferri –. una serie di migliorie e un intervento di circa 18mila euro, che va incontro agli aspetti fondamentali che oggi ognuno di noi dovrebbe tenere in considerazione e che unisce l’armonia dell’insieme all’importanza di avere elementi green in un luogo frequentato da bambini e famiglie".

Per Italgas è il segno della vicinanza di Italgas a un territorio che gestisce da anni. " Un’opera di impatto sulla qualità urbana e ambientale – ha aggiunto l’ingegner Bini – che sottolinea l’importanza dei servizi digitali per gli utenti con la possibilità di gestire da remoto un servizio più puntuale. Un beneficio che abbassa anche l’impatto della di CO2 sull’ambiente". Nato alla fine degli anni Novanta per insegnare l’educazione stradale nelle scuole, nel tempo il Parco aveva conosciuto un lento declino, poi cancellato da un rinnovato interesse dell’amministrazione comunale. Nel dettaglio, Italgas ha impreziosito lo spazio all’aperto con la messa a dimora di 16 alberature, con i relativi sostegni, appartenenti ai generi Acer, Betulla, Paulownia e Salix. È stata inoltre realizzata una siepe lunga circa 300 metri con la piantumazione di 720 arbusti Photinia Red Robin: un corridoio naturale e al contempo barriera naturale contro il vento e il rumore provocato dai veicoli, creando un ambiente più sicuro, confortevole e accogliente per istruttori, studenti e visitatori. In un’area come quella dedicata alla scuola guida, dove le automobili sono in continuo movimento, la barriera vegetale aiuta a migliorare la qualità dell’aria e a creare un ambiente più salubre. Le particelle inquinanti vengono infatti trattenute dalle foglie e dai rami, contribuendo così alla riduzione dell’esposizione a sostanze nocive.

Il parco su cui vengono svolte le esercitazioni (un’idea dell’ex sindaco Enrico Ferri) occupa un’area di quasi 4 mila metri quadrati, su cui sono stati costruiti circa 1.550 metri di percorsi stradali per esercitazioni, 280 metri di marciapiedi e 1500 metri quadrati di verde. C’è anche una mini autostrada. Il Ministero dei Lavori Pubblici, con un contributo al Comune di 250 milioni di lire, nel 1998 aveva finanziato la costruzione di un rete stradale in scala e la prima pietra era stata posta in occasione del passaggio del Giro d’Italia alla presenza del direttore generale dell’Ispettorato Circolazione e Traffico del Ministero dei Lavori Pubblici Luigi Cialdini e dell’ex pilota di Formula 1 Andrea De Adamich. Addirittura Enrico Ferri aveva arruolato venti mini-vigili, di età fra i sei e i tredici anni, che erano scesi sulle strade con tanto di divisa e fischietto assieme agli agenti di polizia urbana adulti per uno "stage" dal vivo sull’educazione stradale. Natalino Benacci