ANGELA FRUZZETTI
Cronaca

Mobilitazione per il parco degli Ulivi: "500 firme in poche ore. Diciamo ’no’ alla cementificazione"

Boom di partecipazione all’iniziativa promossa da Pd, Massa è un’altra cosa e Polo progressista e di sinistra

La raccolta firme (Foto Paola Nizza)

La raccolta firme (Foto Paola Nizza)

Massa, 15 aprile 2024 – La città si mobilita per dire ’no’ all’ipotesi di costruire la nuova Questura in una parte del Parco degli Ulivi. E ieri mattina, all’ingresso del parco, su iniziativa dei gruppi dei consiglieri del Partito democratico, Massa è un’altra cosa, Polo progressista e Sinistra, è iniziata la protesta.

In poche ore raccolte circa 500 firme: "Ci siamo dovuti fermare – spiega il consigliere comunale di Mac, Ivo Zaccagna – con la promessa che saremo presenti con i gazebo ai mercati settimanali di martedì a Massa e venerdì a Marina di Massa, e la prossima domenica, nuovamente al parco degli Ulivi. Una grande adesione: un fiume di gente fino all’una. Mai vista una cosa simile, così partecipata e nella piena consapevolezza. Da qui deve partire un messaggio di rinnovamento, perché la città ha bisogno di spazi partecipativi e lavoreremo, prossimamente, proprio con questo obiettivo. Quando la gente viene in consiglio comunale – aggiunge – quando fa la fila per firmare ai banchetti, senza simboli di partito, su un tema come quello che stiamo trattando, significa che mancano partecipazione e condivisione, significa che la gente ha bisogno di esprimere il proprio dissenso. La politica deve ripartire da lì. La gente è convinta del ’no’ alla cementificazione del parco. Forse chi amministra non ha sentito parlare del cambiamento climatico? Della necessità di tutelare quei pochi polmoni verdi che abbiamo in mezzo ai centri abitati? Pare di no, visto anche la storia del parco Ugo Pisa. Non siamo contro la realizzazione della nuova questura – precisa Zaccagna – e su questo punto apriremo un tavolo con le sigle sindacali della polizia, ma procedere così, senza confronto con la cittadinanza, significa non avere un’idea di città. E dispiace che, in seduta consigliare, non siano state ascoltate le lavoratrici della Compass e le mamme della scuola del Casone ma annunciata, così, l’ipotesi della realizzazione della nuova questura nel parco". Chi amministra ha il compito di governare un territorio, migliorarlo e non stravolgerlo.

“Sono contenta della reazione delle persone, ma non sono stupita – commenta Daniela Bennati, consigliera Polo progressista e di sinistra – perché quando i temi sono così importanti e trasversali, scatta la voglia di partecipare e la gente risponde. Ho notato la convinzione con cui la gente è venuta a firmare e questo mi fa dire che quando una causa è giusta non dobbiamo lasciarci scoraggiare, ma andare avanti uniti, senza bandiere". Insomma, la città dice ’no’ all’idea di costruire la nuova Questura al Parco degli Ulivi e si sta mobilitando. "E’ venuta a firmare anche una donna di 96 anni – riprende Daniela Bennati – dicendo che non può accettare un simile scempio nel parco". L’iniziativa, promossa dai movimenti di opposizione, avrà una continuità in risposta alle richieste della popolazione.