
Al Noa il nuovo progetto per la diagnosi precoce del parkinson. Nella foto il dottor Maremmani
Massa, 24 marzo 2025 – Un nuovo modello di servizio sanitario per la diagnosi precoce e il monitoraggio terapeutico del Parkinson. Un modello accessibile e diffuso basato sull’innovazione tecnologica per promuovere la continuità delle cure. Si tratta di una branca di sperimentazione del protocollo ‘Olimpia’, che vede promotore la Scuola superiore Sant’Anna, in collaborazione con l’unità di neurologia dell’Ospedale Apuane di Massa. Sperimentatore principale sarà il neurologo Carlo Maremmani, lo specialista che nel 2024 si era occupato dello studio ’Arianna’ che si proponeva di diagnosticare precocemente la malattia di Parkinson con un test olfattivo e un tampone nasale.
’Olimpia’ è un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Toscana, incentrato sullo sviluppo di sensori indossabili per l’analisi del movimento, per mezzo dei quali contribuire a individuare soggetti in fase preclinica della malattia di Parkinson, ed effettuare un più fine monitoraggio dei pazienti in fase di evidenza. L’idea alla base del progetto è quella di sviluppare un nuovo modello di assistenza sanitaria centrato sul paziente, e volto a gestire adeguatamente i malati di Parkinson definendo nuovi percorsi assistenziali attraverso l’utilizzo di un day service che possa aiutare ad accedere al percorso diagnostico e terapeutico promuovendo la continuità cura. La malattia di Parkinson ha un andamento cronico e progressivo. Il rischio di contrarre la malattia nel corso della vita è di un caso su quaranta persone, e normalmente viene diagnosticata quando il paziente presenta sintomi motori come tremore, rallentamento motorio, ipertono muscolare, variamente combinati tra loro.
Sia ‘Olimpia’ che ‘Arianna’ sono studi che si propongono di diagnosticare la patologia quando non ha ancora coinvolto i sistemi motori, allungando i tempi di manifestazione dei sintomi cronici. Con una delibera del 4 ottobre 2016 l’azienda Usl Toscana nord ovest aveva istituito la propria task force aziendale per la sperimentazione clinica, in recepimento del parere rilasciato dal Comitato etico competente. Il progetto ‘Olimpia’ era stato ammesso a finanziamento dal bando regionale ‘Salute 2018’ con un contributo a favore del partner Azienda Usl di 205mila e 640 euro. L’indagine clinica della durata di due anni è ancora in corso e si concluderà a febbraio 2026, mentre il progetto ‘Olimpia’, alla base dello studio è stato concluso e sono in corso le procedure di rendicontazione.