LAURA SACCHETTI
Cronaca

Massa, la Partaccia tra bagni e campeggi. Binomio vincente, il Pil vola

Meno di due chilometri, al confine con Carrara, producono circa il 7 per cento di tutta la Provincia. Una lunga storia di turismo balneare cominciata negli anni ’50 con tende e roulotte sulla spiaggia

La Partaccia

Massa, 4 giugno 2021 - La Partaccia è... il primo quartiere costiero che si incontra andando da Carrara verso Massa sulla strada litoranea. La Partaccia è..., come recita anche il cartello segnaletico, una delle aree campeggio più grande d’Europa. Ma la Partaccia è certo molto di più. Nel corso degli anni sono stati tanti i cambiamenti che hanno trasformato il quartiere, E’ quasi un paese a sè, una “bolla” dove è imprescindibile il binomio simbiotico tra campeggi e stabilimenti balneari. Una zona che oggi produce circa il 7% del Pil della provincia di Massa Carrara. In meno di due chilometri di costa.

I campeggi

Non si può infatti parlare di turismo balneare in Partaccia senza raccontare la storia dei campeggi, che erano completamente diversi da come si presentano oggi. Sono nati, infatti, sulla spiaggia, come si può vedere dalle prime fotografie che risalgono agli anni ’50 e ’60. L’Italia si stava ricostruendo dalla seconda guerra mondiale e i turisti, che affollavano questa zona provenivano soprattutto dall’estero e soggiornavano in tende piantate direttamente sulla sabbia, al fresco dell’ombra delle pinete che ancora oggi, anche se in misura minore, avvolgono lo sguardo che dal mare si spinge fino alle Apuane.

La storia dei lidi

All’inizio le persone del luogo hanno cominciato, quasi per caso, ad accogliere i tanti forestieri, accalcati sulla spiaggia cercando di offrire servizi minimi di accoglienza, ma senza una vera e propria organizzazione. Nascono i primi bagnini, i “guardia spiaggia”, i padri di coloro che oggi gestiscono gli stabilimenti balneari. La storia di questi lidi, infatti è molto simile. Sono sorti tutti a metà degli anni ’70, con una cabina e qualche ombrellone, magari di colore diverso perché tra il 1978 e il 1979 l’amministrazione comunale di Massa ha adottato il piano regolatore dell’arenile ed ha fatto retrocedere i campeggi nell’interno.

Il turismo organizzato

E’ finita così l’epoca delle tende in spiaggia ed è inizia quella del turismo balneare organizzato della Partaccia. "Questa zona deve molto alla famiglia Sarteschi – racconta Marco Lucetti, titolare del bagno Gelosia –. Tutto il paese vuole bene al professor Giovanni Sarteschi, che è stato primario chirurgo dell’ospedale di Massa. Io lo ricordo, ero un bambino, passeggiare sulla spiaggia con i suoi cani. Ha fatto molto per questa zona ed è grazie anche a questa famiglia se è rimasta intatta la gran parte della vegetazione mediterranea che caratterizza la Partaccia".

Gli aneddoti sul nome

Non mancano gli aneddoti sull’origine del nome “Partaccia”, che non ha un significato dispregiativo come potrebbe sembrare. Secondo uno di questi racconti popolari, è legato all’appellativo con la quale proprio la famiglia Sarteschi chiamava la zona dove aveva ereditato la sua proprietà. Sembrerebbe infatti, secondo quanto hanno raccontato alcune persone del luogo, che la famiglia originaria di Volterra, ereditando diversi ettari non coltivabili, la chiamasse “Partaccia" perché non dava frutti. Un altro aneddoto popolare invece assegnerebbe l’origine del nome alla storia secondo cui un uomo avrebbe venduto la terra per un fucile a due canne, proprio perché valeva poco. In realtà questa zona vale molto.

I vip

Ha visto passare anche grandi nomi della musica e dello spettacolo, come Claudio Villa, Nanda Orfei, Daniela Rosy, Franchino Camporeale, i Ricchi e Poveri, Stefano Sani e molti altri, perché la Partaccia offriva locali e attrazioni per giovani e meno giovani. Anche il famoso mercatin della Partaccia, che oggi l’amministrazione prova a rilanciare con un concorso di idee, non era la baraccopoli che conosciamo oggi. Era organizzato in via delle Pinete e accompagnava i turisti lungomare: tedeschi, inglesi, qualche americano anche se non mancavano gli italiani del nord d’Italia e provenienti dalla pianura padana. La Partaccia dell’"amarcord" è stata un motore importante dell’economia turistica della riviera apuana e l’auspicio è che possa tornare allo splendore del tempo che fu. Perchè l’economia c’è ma può crescere ancora.