REDAZIONE MASSA CARRARA

Parte “Pronto badante” Il servizio per gli anziani alla cooperativa Di Vittorio

L’obiettivo del progetto è contrastare la solitudine delle persone fragili . Socializzazione e integrazione con un welfare domiciliare e comunitario..

Parte “Pronto badante” Il servizio per gli anziani alla cooperativa Di Vittorio

Sarà la Cooperativa Di Vittorio a gestire il servizio dell’Usl Toscana nord ovest, finanziato dalla Regione Toscana, ‘Pronto badante’, nel distretto Apuane che comprende i tre comuni di costa Massa, Carrara e Montignoso. Un appalto triennale del valore di circa 228mila euro che partirà dal primo luglio. La cooperativa, che lo ricordiamo è molto radicata nel territorio apuano ed è nata proprio a Massa Carrara nel 1977, è stata l’unica a partecipare alla manifestazione di interesse lanciata dall’azienda sanitaria. Si tratta di un servizio molto importante, rivolto soprattutto agli anziani conviventi in famiglia o gli anziani che vivono soli residenti nel territorio con età uguale o superiore a 65 anni, in condizioni di difficoltà e per i quali non sia attivo un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati da parte dei servizi territoriali, rientrante nel sistema per la non-autosufficienza.

Ai soggetti beneficiari, che rientrano nelle condizioni previste, può essere erogato un sostegno economico di 300 euro, una tantum, attraverso l’erogazione di libretti famiglia, per l’attivazione di un rapporto con un assistente familiare ad esclusione del coniuge e dei parentiaffini entro il primo grado. La cooperativa quindi si dovrà occupare di raccordo e collaborazione con i referenti dell’ambito territoriale di competenza, attività di assistenza, informazione e tutoraggio rivolta alle famiglie e agli anziani in stato di fragilità, presa in carico della segnalazione della famiglia o dell’anziano ed effettuare anche una prima visita domiciliare, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione entro 48 ore al massimo dalla presa in carico della segnalazione della famiglia o dell’anziano pervenuta al numero unico a livello regionale. Dovrà occuparsi poi di rafforzare il modello di “presa in carico sociale” rivolto all’anziano in stato di difficoltà, per il supporto alla famiglia attraverso interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento.

L’obiettivo è quello di contrastare la solitudine delle persone anziane fragili e promuovere la socializzazione e l’integrazione attraverso un welfare domiciliare e comunitario. Un supporto a 360 gradi, insomma, che rientra nella cosiddetta ‘presa in carico sociale‘, che prevede anche un monitoraggio costante attraverso specifici follow-up. Inoltre deve assistere nell’erogazione dei libretti famiglia, l’attivazione di un primo rapporto di assistenza familiare e nell’accesso alla procedura telematica Inps per attivare il rapporto di lavoro con un assistente attraverso i libretti famiglia.