ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Passeggiata a mare: le richieste. Bagni e fontane per il comfort

I cittadini hanno aperto un tam tam sui social per ottenere nuovi servizi e importanti migliorie

In molti chiedono bagni e fontane lungo il percorso di un chilometro e 200 metri

In molti chiedono bagni e fontane lungo il percorso di un chilometro e 200 metri

Dei servizi igienici e una fontanella alla fine della nuova passeggiata a mare, inaugurata ad agosto nell’ambito dei lavori del waterfront dell’Autorità portuale. A chiederlo sono numerosi cittadini che anche su varie pagine social, da tempo chiedono alcune migliorie sulla passeggiata della diga foranea. Una nuova passeggiata che mai come nessun altro luogo ha suscitato un confronto pubblico continuo e costruttivo, a dimostrazione che tutta la comunità ha quella passeggiata nel cuore. Lo si è visto quando si sono sollevate le barricate dopo che hanno cominciato a circolare bici e monopattini, tant’è che la sindaca Serena Arrighi ne ha interdetto il passaggio.

Commenti, spunti e proposte su come valorizzare l’opera, ma soprattutto su come salvaguardare il lato estetico coniugandolo con la fruibilità dei tantissimi che ogni giorno si recano lì per una bella camminata all’aria aperta. Nello specifico a lanciare l’idea di realizzare dei bagni pubblici a fine passeggiata è Luigi Giovannelli, l’amministratore del gruppo Facebook ‘Salviamo il Castello di Moneta’. E c’è anche chi chiede che venga aperto un bar a metà del percorso: un punto di ristoro per fare un aperitivo al tramonto o consumare la colazione di fronte ad un’alba rosseggiante. Riccardo Canesi, tra i principali fruitori e suggeritore di spunti per una miglior vivibilità della passeggiata, interviene nel dibattito social per suggerire all’Autorità portuale di realizzare "due fontane visibili ed ergonomiche (oltre che piacevoli), una all’inizio ed una alla fine, e telecamere di vigilanza costante. Il tutto almeno in questo primo periodo". Qualcuno invece segnala la pericolosità della buca al cui interno è inserito il faro rosso, che potrebbe diventare una fonte di rischio, in particolare di notte dal momento che quel tratto non è illuminato per ragioni legate alla navigazione. A chiedere i bagni pubblici sono i numerosi frequentatori, che fanno notare che i servizi pubblici ci sono, ma solo all’inizio e che in un chilometro e duecento metri qualcuno potrebbe avere urgente bisogno del bagno. Una proposta fattibile ma forse di difficile gestione visto che in molti hanno lanciato la proposta di bagni chimici, che oltre ad essere esteticamente non indicati al luogo, soprattutto in estate sarebbero fonte di cattivi odori. Per questo nel dibattito social sta spopolando l’idea di creare servizi in muratura affidandone la gestione a qualche ditta.