"Ci rattrista che persino la nostra iniziativa di raccolta fondi ’Dammi voce a canestro’ sia stata manipolata. Con questa iniziativa, nata in collaborazione con ’Dammi voce’ che si occupa di bambini con disabilità motorie e cognitive complesse, avevamo posto una cassetta per le offerte durante le nostre partite casalinghe. La metà del ricavato sarebbe andata in beneficenza, a sostegno dei bambini e delle loro famiglie". Inizia così un comunicato del Cmc, la società di basket che interviene nella vicenda Dogali, essendo squadra ospitante che aveva la responsabilità degli ingressi alla ex caserma in occasione del derby con i Legends. "Sembra ci sia l’intento di rendere ancora più difficile il lavoro, con la richiesta di chiudere la Dogali al pubblico, privandoci di uno spazio importante. Siamo pronti a continuare anche giocando all’aperto. Non ci fermeranno" continua il comunicato che poi tocca il problema delle palestre. "Carrara soffre di una carenza strutturale di impianti sportivi e il ricorso a chiusure generalizzate rischia di allontanare i giovani dallo sport. Abbiamo sempre collaborato con l’amministrazione per gestire al meglio la limitata disponibilità di spazi, evitando polemiche e pportunismo, a differenza di chi solleva segnalazioni su disagi per un tornaconto personale".
Il comunicato si chiude nel segno della speranza: "auspichiamo un ritorno alla normalità per permettere a tutti i ragazzi, di qualunque società facciano parte, di esprimersi al meglio. Che possano beneficiare della presenza dei loro sostenitori e vivere appieno i veri valori dello sport, condividendo insieme ogni emozione". Lodevole l’iniziativa di devolvere metà del ricavato per una nobile causa, splendido se poi si devolve l’intero ricavato, meraviglioso se, come spesso accade, le società mettono mano alle proprie casse raddoppiando la cifra raccolta. Ma prima di tutto c’è la sicurezza e anche se a Carrara si tende sempre a sottovalutare le regole, se è stato inibito l’ingresso al pubblico ci sarà un motivo fondato e quando succede qualche cosa ci sono precise responsabilità penali. Comunque la nobile iniziativa potrà essere riproposta appena palazzetto e Dogali saranno nuovamente agibili, per la soddisfazione di tutti. Entrambe le situazioni, note agli uffici competenti chissà da quanto, sono affiorate solo quando alcune società ne hanno richiesto la capienza del pubblico per comunicarla alla propria federazione che l’aveva richiesta (il 2021 per il palazzetto e il 2023 per la Dogali), e di conseguenza per organizzarsi.
Maurizio Munda