Pellegrinaggio per Ballestracci. Fratres ricorda lo storico presidente

Un centinaio al Santuario di Gesù Bambino di Praga per la commemorazione a tre anni dalla sua scomparsa

Pellegrinaggio per Ballestracci. Fratres ricorda lo storico presidente

I Donatori di Sangue Fratres ’Martinelli’

Il ricordo di una vita generosa, dedicata al prossimo, ha riunito un centinaio di persone nel recente pellegrinaggio al Santuario di Gesù Bambino di Praga, nel comune di Arenzano in provincia di Genova.

A tre anni dalla morte di Sergio Ballestracci, il Gruppo Donatori di Sangue Fratres ’Ugo Martinelli’ di Bagnone ha voluto ricordare il suo storico presidente recandosi nel luogo che è sempre stato a lui molto caro e dove non mancava mai di recarsi ogni anno. "Mio papà conobbe quel santuario durante gli anni della leva militare: ne rimase subito affascinato – spiega la figlia Sabrina – e da allora visse ispirandosi e confidando in quel bambin Gesù dal quale ogni anno si recava portando le sue gioie e fatiche per esserne sostenuto nel suo cammino di vita".

Un’esistenza dedicata agli altri, credendo convintamente nel volontariato e praticando le buone opere: l’impegno sociale di Sergio è vivo nei cuori della comunità bagnonese e di tutta la famiglia dei donatori. "La Fratres è stata la sua seconda famiglia" dichiara Sabrina. Ed a riprova di quest’attaccamento c’è proprio la recente celebrazione del triennio dalla sua scomparsa, fatta e condivisa anche da altri gruppi nazionali della famiglia Fratres: San Miniato Basso; Roma presso le Chiese di S. Lucia e Sant’Ambrogio; Sante Marie".

Ballestracci fu non solo presidente del gruppo di Bagnone ma anche provinciale, regionale e per lungo tempo presidente nazionale: "Conobbe tre Papi: fu ricevuto da Wojtyla, Ratzinger e Papa Francesco" racconta la figlia che, a sua volta, è membro del consiglio direttivo. "Un’affettuosa preghiera per Sergio – scrive il direttivo bagnonese – la cui vita è stata un dono d’amore. Sostenuto e illuminato da quella fede in Dio che lo ha sempre contraddistinto".

Michela Carlotti