
Docenti apuani durante un seminario (foto di repertorio)
Massa, 1 settembre 2017 - DA OGGI A Massa c’è una «super-preside». Stiamo parlando di Marilena Conti, che da questa mattina, oltre ad essere dirigente scolastico alla Don Milani, è anche «reggente» dell’Istituto comprensivo «Malaspina - Staffetti». Ha preso, di fatto, il posto di Iole Cimoli, da tanti anni alla guida della «Malaspina - Staffetti», che è andata in pensione. Facendo due conti, sembra che Marilena Conti sia la dirigente scolastico col maggior numero di alunni e insegnanti di tutta Massa. Questa novità sta suscitando qualche timore tra i docenti della «Don Milani». Una scuola dove non ci sono particolari problemi anche grazie alla preside e ora qualche professore guarda al doppio incarico con una certa ansia: «Due scuole così grandi sono una bella sfida, speriamo abbia tempo per tutti». Questo «cambio della guardia» ai vertici di un noto istituto non è l’unica novità dell’anno scolastico 2017-2018. In un momento in cui la tecnologia regna quasi incontrastata con Lim (le lavagne interattive) in tante aule delle scuole massesi, senza dimenticare i corsi di robotica, c’è una bella sorpresa.
Un docente nei prossimi giorni porterà gli studenti sulle colline del Candia per la vendemmia. Ad accompagnarli nelle aziende agricole sarà la professoressa Silvia Bernabucci, dell’Istituto scolastico «Massa6», scuola media «Parini» a Romagnano. «E’ un progetto che interessa sia scienza che italiano – spiega la professoressa – e vedrà i ragazzi andare tra i filari a fare la vendemmia. Poi li porteremo nelle cantine per far conoscere loro come nasce il vino. E’ un percorso sia scientifico/biologico che poetico. E lo faremo sia in orario scolastico che extra scolastico». Alla domanda se i ragazzi gusteranno un bicchiere di «vino novello», alla docente scappa da ridere: «Loro no, i docenti sì». Una curiosità. All’Istituto «Massa6» (la dirigente scolastica è Stefania Figaia) i docenti hanno iniziato a studiare la programmazione scolastica subito dopo Ferragosto, con riunioni informali. Ovviamente hanno partecipato solo i professori presenti in zona, chi era fuori, in ferie, era «assente giustificato».
PASSANDO dalle belle notizia ai problemi, è chiaro che anche nella provincia apuana non tutte le cattedre sono coperte. C’è chi è andato in pensione e deve essere sostituito e ci sono diversi docenti del Sud Italia che dopo essere stati assunti in pianta stabile in questa provincia, hanno chiesto, e ottenuto, di avvicinarsi a casa. E’ un loro diritto ma crea un problema di continuità didattica. A pagare il prezzo più alto del cambio dei professori saranno, come spesso accade, i ragazzi che hanno bisogno dell’insegnante di sostegno. Che rischiano di trovarsi con insegnanti che non hanno mai svolto prima questo lavoro così delicato.